Google lancia il prebunking per vaccinare le masse contro le cosiddette fakenews. L’azione del Ministero della Verità su Internet sale di livello. Se infatti il famoso debunking si occupa di contrastare le notizie ritenute false, il prebunking mira a un’azione preventiva sull’opinione pubblica.

La vaccinazione dell’opinione pubblica è l’immagine scelta da Euronews per illustrare l’iniziativa. Nessuno, probabilmente, li ha avvertiti che coi tempi (e coi soldi pubblici) che corrono, magari quella scelta potrebbe tradursi in un autogol.

IL LANCIO IN GERMANIA

La campagna Google di prebunking si svolgerà, almeno per ora, in Germania. C’è un post in proposito sul blog di Google in tedesco. Si tratta di somministrare (quale altro termine?) alla gente dei brevi filmati, tipo quelli pubblicitari, su piattaforme quali Facebook, YouTube o TikTok. Il prebunking – si deduce – si inserirebbe nello spazio ora occupato dalle clip che invitano ad acquistare il questo o il quello, e che bisogna sorbirsi prima di poter accedere al contenuto desiderato.

I brevi filmati di prebunking, dice Google, mirano a insegnare a riconoscere le tecniche di manipolazione dell’informazione. Ad esempio l’allarmismo e l’uso di foto e video fuori contesto. Questa azione – per tornare al modo in cui Euronews presenta la campagna – può contribuire a costruire una sorta di immunità di gregge nei confronti della falsa informazione e a limitarne la diffusione.

PREBUNKING E “PROPAGANDA RUSSA”

Non è ancora noto a quali temi si applicherà il prebunking di Google in Germania. Si sa però che ha già testato il metodo in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. L’obiettivo era contrastare le informazioni fuorvianti sugli immigrati, per usare le parole del blog di Google.

Euronews fornisce un particolare interessante. Si trattava di una campagna diretta contro l’affermazione che i rifugiati ucraini stessero causando la crisi degli alloggi.

Il video di quel prebunking, del resto, è anche sul blog di Google. Riguarda un polacco che non riesce a trovare casa e lo attribuisce appunto alla presenza negli appartamenti dei rifugiati ucraini.  I sottotitoli in inglese esordiscono: La guerra in Ucraina continua non solo sul campo di battaglia, ma anche sul tuo telefono. Per vincere questa guerra, qualcuno vorrà provare a manipolarti.

Ah, lo spettro della propaganda russa che ora anche l’Unione europea vuole attivamente esorcizzare!

PREBUNKING, DA CHE PULPITO LA PREDICA?

Le informazioni false, fuorvianti, propagandistiche sono un problema vecchio come il mondo. Ma esiste un sistema, anch’esso vecchio come il mondo, per approcciarsi alle informazioni e per non prendere tutto come oro colato. Ovvero, guardare da che pulpito viene la predica. Tenere presente quali sono gli interessi di chi diffonde un determinato punto di vista piuttosto che un altro.

I Twitter files hanno tenuto una sorta di lectio magistralis a proposito del percorso che ha portato a definire come “disinformazione” alcune delle affermazioni presenti su Internet, e non altre. Hanno cioè mostrato come lo stesso Twitter ha adottato un comportamento tale da compiacere l’establishment statunitense e le alte ed altissime sfere della politica. Altrimenti, si profilava un disastro di immagine e addirittura l’ipotesi di un “castigo” per via legislativa.

GIULIA BURGAZZI

AIUTACI A FARE LUCE DOVE REGNA L'OMBRA

2268 SOSTENITORI MENSILI ATTIVI
OBIETTIVO 3000