L’Unione Europea si prepara ad istituire un fondo per la difesa dell’Ucraina con una dotazione finanziaria che può arrivare a 20 miliardi per quattro anni. Servirà per acquistare armi e addestrare soldati. I ministri degli Esteri cominceranno a discuterne venerdì 20 luglio 2023. Lo scrive la testata Euractiv, grazie alla consultazione di un documento che non è pubblico.

La mossa ha tutta l’aria di inserirsi nelle garanzie di sicurezza che l’Ue ha promesso all’Ucraina parallelamente al vertice Nato di Vilnius. Euractive non rileva questo aspetto e non si sofferma anche su un altro. E cioè: visti tutti i soldi già dati, ulteriormente impegnati e poi ancora promessi all’Ucraina e alla guerra, per quanto riguarda la spesa pubblica l’Unione Europea e dunque i suoi Stati membri sono arrivati al “volete burro o cannoni”. E hanno deciso per i cannoni senza chiedere il parere dei cittadini.

ALTRI 20 MILIARDI UE A KIEV

Secondo Euractiv, l’approvazione del fondo bellico per l’Ucraina – se le cose andranno per le spicce – avverrà in autunno. Significa che l’erogazione delle armi proseguirà più o meno fino alla fine del 2027. Così a lungo vogliono far durare questa guerra, guerreggiata o congelata che sia?

I 20 miliardi in quattro anni dei quali ora si parla corrispondono a 5 miliardi all’anno. La guerra in Ucraina contro la Russia è iniziata 17 mesi fa. In questo lasso di tempo, l’Ue – nell’ambito del mucchio di denaro speso per l’Ucraina – ha destinato alle armi “solo” 5,6 miliardi. È la cifra riportata da Euractiv. Questi 5,6 miliardi corrispondono a circa 335 milioni al mese. I 20 miliardi in quattro anni corrispondono invece a quasi 420 milioni al mese. Un aumento più che considerevole.

Il Trattato sull’Unione Europea – il pilastro giuridico del blocco – proibisce all’articolo 41.2 di finanziare con il bilancio Ue “spese derivanti da operazioni che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa”.

IL FONDO PER LA PACE UE

Per aggirare questo ostacolo, dal 2021 l’Ue ha istituito un “fondo per la pace” extra bilancio, da spendere in operazioni con implicazioni militari. Lo gestisce direttamente il Consiglio Ue, che rappresenta i Governi degli Stati membri. Il “fondo per la pace” finora ha fornito i soldi per pagare le armi all’Ucraina. Verosimilmente i 20 miliardi in quattro anni verranno spesi sempre attraverso questo fondo, o una sua sezione specifica.

La dotazione finanziaria del “fondo per la pace” stabilita nel 2021 al momento della sua creazione era pari a 5 miliardi fino al 2027, ossia circa 870 milioni all’anno. Questi soldi dovevano servire per “rafforzare la sicurezza e la stabilità internazionali” spalmandoli sulle aree di crisi dell’intero orbe terracqueo.

Il fondo è stato più volte rimpinguato per consentire l’acquisto delle armi destinate all’Ucraina. Tuttavia portare la dotazione finanziaria di un fondo del genere da 870 milioni annui da spendere nel mondo a 5 miliardi annui da spendere per la sola Ucraina equivale a certificare la mutazione genetica dell’Ue, abituata a descrivere se stessa come un progetto di pace e di prosperità. Ovvero, ci avevano promesso il burro e ora ci costringono a comprare i cannoni.

GIULIA BURGAZZI

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