In pieno stile global-liberista, il mainstream non perde occasione per sottolineare quotidianamente quanto l’importanza del processo elettorale e della partecipazione popolare debba inesorabilmente svanire per legittimare ogni azione e decisione imposte dall’alto. Si pensi che la TV stessa ha dedicato solo lo 0.3% del tempo totale ad informare il cittadino sui quesiti referendari del 12 giugno prossimo, quel che é sembrato essere un vero e proprio boicottaggio, cosa che a prescindere dalla scelta di voto é indice di un grave problema democratico in essere nel nostro Paese.

D’altra parte cosa ci aspettiamo? Il Ministro della Salute Roberto Speranza insieme al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sono stati i primi ad allontanare dal voto molti aventi diritto il prossimo 12 giugno, con un altro, l’ennesimo pezzo di carta ad elencare le immancabili norme anti-Covid da seguire alle urne.

Con una semplicissima circolare,  i due ministeri in collaborazione hanno stilato un protocollo da utilizzare durante le procedure di voto che prevede gel sanificante all’entrata dei seggi, mascherina chirurgica obbligatoria da parte di tutti, distanziamento delle cabine e aerazione obbligatoria.

A pochissimi giorni dalle (mai terminate) polemiche sulla mascherina non indossata dal premier Draghi in visita ad una scuola, il messaggio che il governo pare aver consegnato ai cittadini con quelle immagini é stato un messaggio di sottomissione e di reverenza nei confronti di un vero e proprio potere autoritario, in cui valgono le semplici e crude regole della fattoria di orwelliana creazione, “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali di altri”.

La scuola e le urne d’altra parte sono da sempre le due vittime predilette dei regimi, poiché mentre nel primo caso si plasmano le menti all’obbedienza, nel secondo si ha il dovere di ricordare che il voto é una concessione e come tale merita non solo rispetto, ma sottomissione. Lo stesso Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi lo ha dichiarato apertamente, come fosse la cosa più naturale del mondo, definendo le mascherine “strumenti dal ruolo educativo e non sanitario”.

A dimostrazione di questo, nulla (o poco) che appartenga al panem et circenses quotidiano invece richiede protocollo Covid di sorta. Concerti ed eventi vari prevedono la mascherina solo al chiuso e non hanno limitazioni in base al numero dei partecipanti. Come a dire: per canzonette e balli sfogate pure i vostri istinti, ma se si fa sul serio non si dimentichi chi comanda.

Riflessioni a parte, ritorna prepotente anche la non indifferente questione della legalità relativa ai contenuti della richiesta protocollare. Come ormai ci insegnano due anni di training forzato in diritto costituzionale, nell’economia delle fonti del diritto, le circolari stanno senz’altro più in basso delle leggi ordinarie, quindi non si capisce come si possa chiedere in virtù di un  semplice documento l’applicazione di un protocollo che prevede ancora una volta una limitazione significativa dei diritti individuali. Non si poteva fare con i DPCM, tanto meno con le circolari. Eppure Speranza e Lamorgese lo stanno nuovamente mettendo in atto, a dispetto di ogni sentenza di tribunale.

Vi é però un’ulteriore questione riguardante il voto, ovvero l’identificazione dell’individuo effettuata sulla comparazione del volto con la foto sul documento del votante. Chiunque si presenti al seggio deve essere identificato (o riconosciuto), e questo é uno tra i compiti più importanti per coloro che lavorano per il Ministero dell’Interno al seggio.

Se si accetta l’obbligatorietà della mascherina per come é espressa dalla circolare, il regolare procedimento di identificazione potrebbe non avvenire correttamente o non avvenire affatto, specialmente se la foto é piuttosto datata e se tra i parametri consideriamo non soltanto la fronte e gli occhi dell’individuo, ma anche il resto del volto.

Ma forse non é poi così essenziale per l’establishment, il quale spera che forse tra un po’ il voto divenga per i cittadini solo il ricordo di un vezzo di tempi passati. E come tale, da cancellare.

MARTINA GIUNTOLI

Invitiamo tutti a iscriversi al canale Telegram di Visione TV. E per aiutarci a sostenere le spese per un’informazione di qualità, cliccate qui: anche un piccolo contributo è importante!

AIUTACI A FARE LUCE DOVE REGNA L'OMBRA

2246 SOSTENITORI MENSILI ATTIVI
OBIETTIVO 3000