Donald Trump lancia la sua Agenda 47 in vista della campagna per le elezioni presidenziali 2024.

È un manifesto dell’anti-globalismo e deve il nome al fatto che, se Trump vincesse, diventerebbe il 47 esimo presidente degli Stati Uniti d’America.

L’ex presidente non ha mai nascosto il desiderio di ricandidarsi né ha mai accettato il risultato delle ultime elezioni. Tutti ricorderanno i conteggi e riconteggi, i software e le valigie nelle sedi deputate al voto: ufficialmente Trump non è mai riuscito a dimostrare la frode ma ufficiosamente molti pensano che Joe Biden non sia il legittimo presidente. È peraltro proprio di questi giorni la notizia che la Corte Suprema avrebbe aperto a riconsiderare il rovesciamento dei risultati delle elezioni.

L’AGENDA ECONOMICA DI TRUMP

Per tornare ad avere una grande economia, Trump vuole ripristinare gli sgravi fiscali per le famiglie, rendere più facile l’assunzione dei lavoratori da parte delle imprese e abbassare le tasse per dare sollievo alle tasche dei cittadini già oberate dall’inflazione galoppante. Il tasso di disoccupazione attuale, così come il costo della vita, è in assoluto uno dei più alti di sempre.

Per rafforzare un commercio equo per gli Stati Uniti, propone di tornare a trattati commerciali con gli altri Paesi favorevoli e proficui per ambo le parti, rafforzando quelli che l’ex amministrazione ha posto in essere. In questo modo il guadagno derivante sarà equamente e giustamente spartito non favorendo esclusivamente una parte. Si auspica di rendere la Nazione indipendente dalla Cina per i beni di prima necessità. Inoltre la Cina non potrà possedere infrastrutture di primaria importanza negli Stati Uniti. Obiettivo finale riportare su suolo americano i posti di lavoro ricollocati all’estero.

Quanto all’indipendenza energetica, il suolo americano è notoriamente ricco di risorse, come petrolio, carbone e gas naturale: Trump vuole valorizzarle nonché uscire dall’accordo di Parigi, considerato un inutile e costoso fardello globalista.

SICUREZZA E CONFINI

Un’altra priorità dell’agenda è ripristinare stretti controlli al confine con il Messico su immigrazione clandestina, traffico di esseri umani e passaggio indiscriminato di droghe. A differenza della presidenza Trump, l’attuale governo ha fatto poco o nulla per fermare lo strapotere dei cartelli della droga. Migliaia di giovani vittime si sono spente in conseguenza a ciò; intere zone di città una volta grandi e floride si sono trasformate in aree fantasma. Nel perseguire l’obiettivo di far guerra ai cartelli della droga Trump si impegna a collaborare con i Paesi vicini.

Secondo Trump, nelle città governate dagli ultra liberali il numero dei crimini è aumentato a dismisura, pertanto è necessario un drastico cambio di rotta. Vuole far guerra anche alle gang che godono di strapotere nelle città americane. Alle forze dell’ordine sarebbe nuovamente data la possibilità di ripristinare ordine e legalità.

GUERRA E DIFESA: TRUMP CONTRO IL DEEP STATE

La passata amministrazione Trump aveva interrotto il perenne schema della “guerra infinita” carissimo a molti presidenti. Migliaia di soldati sono potuti tornati alle loro case e il più grande terrorista di tutti i tempi, Soleimani, è stato eliminato (peraltro di recente Trump ha ricevuto minacce di morte dai Pasdaran). La cultura ultra globalista e woke sarà espulsa dall’esercito il cui scopo principale dovrà essere quello di difendere il Paese. Il benessere del mondo dipende da legami veri e genuini e dalla cooperazione costruita e implementata tra Stati indipendenti e sovrani, non dai finti valori globalisti. Più in generale l’ex presidente mira a smantellare il deep state (lo Stato profondo), rimuovendo tutte le figure corrotte e criminali. Istituire un limite massimo di permanenza nelle istituzioni sarà utile a tale scopo.

Un altro capitolo è dedicato ai veterani: è necessario che sia loro garantita una casa, dei benefit per lo studio e per il servizio sanitario, oltre a un impiego in vista del loro rientro in patria. Altro aspetto non secondario è quello di garantire assistenza di tipo psicologico per prevenire i suicidi da stress post traumatico.

FAMIGLIA E GIUSTIZIA

Negli ultimi tre anni i diritti dei genitori sono stati intaccati profondamente e non hanno potuto opporsi all’implementazione di programmi educativi che hanno ritenuto inadatti. Obiettivo di Trump è ripristinare il ruolo primario delle famiglie attraverso il Parental Bill of Rights (Carta dei diritti del genitore). Gli insegnanti dovrebbero ricevere inoltre uno stipendio basato sul merito, i genitori eleggere i presidi e sarebbe più facile licenziare insegnanti inadeguati.

La scorsa amministrazione Trump ha nominato 300 giudici federali che si impegnano a interpretare la legge al fine di preservare il messaggio dei padri fondatori. La Corte Suprema ha preso in tal senso decisioni storiche, come quella di ribaltare la legge sull’aborto (Roe Vs Wade). Trump si prefigge di continuare a prediligere chi segue la legge e non chi porta avanti la propria agenda politica. Oltre al Secondo emendamento e il conseguente diritto di portare con sé armi per la difesa personale, si garantirà la libertà di culto, compresa dunque la preghiera nelle scuole.

DIFESA DELLA LIBERTÀ: CENSURA, ELEZIONI, VACCINI

L’ex presidente parla anche di fine della censura e ritorno della libertà di parola: rimuovendo dai loro incarichi tutti i funzionari che negli ultimi tre anni abbiano supportato la censura ai danni dei cittadini e introducendo una legge che limiti la possibilità delle piattaforme digitali di impedire la libertà di parola.

Dopo i problemi verificatisi in occasione delle scorse elezioni, per Trump è necessario garantire elezioni libere, oneste e soprattutto a norma di legge: ciò potrebbe accadere verificando l’identità del votante e la sua idoneità a votare. Non sarà possibile apportare modifiche incostituzionali a regolamenti e procedure, a meno che non vi sia l’approvazione preventiva da parte dai legislatori degli Stati nei tempi e nei modi previsti. Non meno importante, si dovrà impedire che circolino soldi negli uffici elettorali.

Continuare ad abbattere il costo dei farmaci aumentando la competitività tra le case farmaceutiche sarà una priorità dell’agenda, così come ripristinare la libertà di scelta e l’eliminazione di ogni residuo obbligo vaccinale derivante dalla pandemia. Si continuerà il programma Right to try (diritto di provare) affinché i malati terminali possano avere accesso a cure sperimentali e tentare letteralmente ogni terapia possibile.

TRUMP E GLI ALTRI CANDIDATI ALLE PRIMARIE

Al momento i candidati alle primarie per il partito repubblicano sono Donald Trump e Nikky Haley, l’ex governatrice della Carolina del Sud. Di Ron De Santis, l’attuale governatore della Florida, non si saprà nulla almeno fino a maggio.

Lo stesso De Santis ha tra l’altro perso credito negli ultimi tempi, dopo aver per lungo tempo ricevuto il supporto di Trump e di cui, per molti  sarebbe stato il naturale successore.

Eventi come l’aperto endorsement ricevuto da George Soros hanno messo in dubbio la buona fede del politico. Nelle parole del globalista per eccezione “De Santis sarebbe scaltro, spietato e ambizioso”. Non pochi credono poi che De Santis abbia appoggiato l’ex presidente esclusivamente per acquisire personale credibilità.

MARTINA GIUNTOLI

 

 

 

 

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