Cose mai viste in Cina, almeno in tempi recenti. Sull’onda della fabbrica degli iPhone, si sono moltiplicate le proteste contro i draconiani lockdown. Le ultime dimostrazioni di piazza cinesi di cui hanno dato notizia i media occidentali risalgono ai tempi di Tienanmen. Sono passati ormai 33 anni…
È sempre difficile capire cosa davvero capita in Cina, e per quale motivo. La sorveglianza tecnologica di massa certo non facilita le proteste. Forse queste manifestazioni avvengono perché sono in fondo utili alle autorità? Potrebbero fornire in effetti un buon pretesto per rilassare l’assurda, esasperante politica zero Covid che rinchiude per settimane la gente dentro le case e i lavoratori dentro gli stabilimenti…
Mica detto. I dati di fatto sono tre. Primo, i contagi in Cina sono circa 38.000 al giorno: una vetta mai raggiunta. Tuttavia i contagi sono in larga parte asintomatici, i cinesi sono 1,4 miliardi e negli ultimi giorni non si sono registrate morti.
Secondo dato di fatto: l’ambasciata USA in Cina consiglia vivamente agli statunitensi di tenere in casa cibo, acqua, medicine per 14 giorni: come se stesse arrivando una piaga biblica.
Infine, il terzo fatto. Varie testate occidentali hanno verificato come autentici rilanciato diversi filmati provenienti dalla Cina che girano sui social media e che mostrano raduni di folle esasperate: davvero cose mai viste. Questo video, ad esempio
WATCH: Large protest at Beijing’s Tsinghua University in China over Covid lockdowns pic.twitter.com/BjoEcFKN2I
— Insider Paper (@TheInsiderPaper) November 27, 2022
In traduzione: Guarda – Grande protesta all’Università Tsinghu di Pechino per i lockdown Covid
I maggiori media occidentali caricano le proteste di una connotazione antigovernativa – sarà poi vero? – e riferiscono che esse sono divampate dopo un mortale incendio. I pompieri hanno avuto difficoltà ad avvicinarsi ad un palazzo in fiamme a causa dei recinti per i lockdown.
Protesters have taken to the streets across China after years of the government’s zero-Covid policy have left citizens feeling desperate. CNN’s @selinawangtv reports from China. https://t.co/YDUrg9PhpY pic.twitter.com/c5sXLKhMo4
— CNN (@CNN) November 29, 2022
In traduzione: I manifestanti sono scesi in piazza in tutta la Cina dopo anni di politica governativa zero Covid che la reso la gente disperata. Servizio dalla Cina della corrispondente CNN @selinawangtv
Forse in Cina la gente è esasperata e bolle davvero in pentola qualcosa di grosso. O forse questa è solo la speranza degli Stati Uniti. Sta di fatto che l’ambasciata e l’ambasciatore statunitense in Cina esortano i connazionali a tenere in casa tutto ciò che serve per sopravvivere per due settimane e a mantenersi in contatto con la rappresentanza diplomatica. Dicono che è per via del Covid: come se fossero in arrivo nuovi, eterni lockdown generalizzati.
Important U.S. Mission China Statement on Covid’s impact on American Citizens https://t.co/tVfZhgQReo
— Ambassador Nicholas Burns (@USAmbChina) November 28, 2022
In traduzione: Importante dichiarazione della missione USA in Cina a proposito dell’impatto del Covid sui cittadini americani
Dunque secondo gli Stati Uniti la Cina non vuole rilassare la politica zero Covid, ma vuole anzi proseguirla. Del resto, anche questo avrebbe un senso se è vero che lo scopo dei lockdown cinesi è quello di mettere in difficoltà l’Occidente. Ed in effetti – altro fatto verificato dai media occidentali – la Cina sta tornando ad allestire enormi campi di quarantena per rinchiudervi i contagiati.
For the second day in a row, China has recorded an explosive increase in coronavirus infections.
In the city of Guangzhou, the capital of Guangdong province, which has the largest number of cases, the construction of a quarantine center for 80,000 people has begun. pic.twitter.com/LnOZdVdVjO
— NEXTA (@nexta_tv) November 25, 2022
In traduzione: Per la seconda volta nel giro di pochi giorni, la Cina ha registrato l’esplosione dei casi di Covid. Il numero più alto è a Guangzhou, capoluogo della provincia di Guangdong, dove è iniziata la costruzione di un centro di quarantena con 80.000 posti.
Per gli standard cinesi, 80.000 infetti equivalgono a milioni e milioni di persone in lockdown. Un braccio di ferro fra le autorità inchiodate sulla politica zero Covid e le folle esasperate. È davvero questo ciò che va preparandosi in Cina?
GIULIA BURGAZZI