L’Unione europea ha speso 387 mila euro per creare un metaverso nel quale ha organizzato un grande concerto. Si è svolto martedì, 29 novembre 2022, e vi hanno assistito un giornalista e altre cinque persone. Queste ultime tuttavia, annusata l’aria, hanno subito levato le tende.
Il giornalista è così rimasto l’unico a guardarsi intorno nel metaverso europeo. Ha raccontato su Twitter la sua esperienza:
I’m here at the “gala” concert in the EU foreign aid dept’s €387k metaverse (designed to attract non politically engaged 18-35 year olds — see story below). After initial bemused chats with the roughly five other humans who showed up, I am alone. https://t.co/ChIHeXasQP pic.twitter.com/kZWIVlKmhL
— Vince Chadwick (@vchadw) November 29, 2022
In traduzione:
Sono qui al concerto “di gala” nel metaverso da 387 mila euro del dipartimento UE per gli aiuti all’estero. Il metaverso è progettato per attirare persone fra i 18 e i 35 anni non impegnate politicamente. Dopo iniziali chiacchiere confuse con i circa cinque altri esseri umani che si sono presentati, sono rimasto solo.
Il metaverso in questione esiste dalla metà di ottobre. Ha lo scopo di illustrare ai giovani europei che non si interessano di politica l’impegno dell’Ue per l’iniziativa “Global Gateway”. Sono investimenti per contribuire a fronteggiare “le sfide globali più urgenti”. Per questo scopo, tuttavia, i 387 mila euro sarebbero probabilmente più utili del metaverso stesso.
Quanto al metaverso, è uno spazio digitale immateriale che simula ambienti e situazioni sullo schermo del pc o del telefono. I frequentatori di questi ambienti virtuali interagiscono fra di loro attraverso i propri avatar, cioè attraverso le rispettive rappresentazioni grafiche.
Il giornalista che si è trovato solo come un cane al concerto di gala ha ricostruito qualche tempo fa costo e scopi del metaverso creato dall’Unione europea. Anonimi esperti da lui interpellati hanno definito “deprimente ed imbarazzante” ed anche “spazzatura digitale” il video scelto per lanciarlo. Eccolo qui sotto, insieme al link che consente di entrare nel metaverso europeo, casomai qualcuno volesse farci un giro:
Discover the new #GlobalGateway digital platform – https://t.co/DHAdsfwbA1
Our shared digital space is the perfect place to get to know new people and reflect on global issues to make a difference for our shared future. #WhoWeAre pic.twitter.com/IAA01vIYbo
— EU International Partnerships 🇪🇺 (@EU_Partnerships) October 13, 2022
In traduzione:
Scopri la nuova piattaforma digitale Global Gateway. Il nostro spazio digitale condiviso è l’ideale per conoscere gente nuova e per riflettere su temi globali, così da fare la differenza rispetto al nostro futuro comune
Quasi contemporaneamente alla festa andata praticamente deserta nel metaverso costato 387 mila euro, la Commissione europea ha annunciato la sua proposta per tagliare ulteriormente i fondi europei all’Ungheria, il discolo indisciplinato che si oppone ai finanziamenti all’Ucraina e alle sanzioni contro la Russia.
La Ue accusa l’Ungheria di non essere “una democrazia compiuta”. Per questo è già da tempo in freezer il 65% dei “fondi di coesione” che le spetterebbero: per avere quei soldi – 7,5 miliardi – l’Ungheria deve fare 17 opportune “riforme”, dice la Commissione Europea.
Ora c’è un’altra puntata. Riguarda i fondi per la ripresa economica post Covid. Anch’essi vanno in freezer mentre le “riforme” richieste salgono a 27. La Commissione europea ha dato l’annuncio in questo modo:
We find that Hungary has not progressed enough in its reforms and must meet essential milestones for its Recovery and Resilience funds.
This means that no payment under the RRF is possible until Hungary has fully and correctly implemented 27 super milestones.
— European Commission 🇪🇺 (@EU_Commission) November 30, 2022
In traduzione: Abbiamo riscontrato che l’Ungheria non ha fatto sufficienti progressi con le riforme e che deve raggiungere traguardi essenziali in vista dei suoi fondi di Ripresa e Resilienza. Significa che non sono possibili erogazioni dei Fondi di Ripresa e Resilienza finché l’Ungheria non raggiunge compiutamente 27 super-traguardi essenziali.
L’Ungheria è, insieme alla Polonia, il grande beneficiario netto del bilancio europeo. I suoi fondi per la ripresa e resilienza ammonterebbero a 5,8 miliardi. In tutto, i miliardi congelati sono oltre 13.
GIULIA BURGAZZI