Dal 28 al 30 aprile a Boston si svolgerà il SatanCon 2023, “il più grande raduno di satanisti della storia”, così lo definiscono. Requisiti essenziali per entrare? Avere 18 anni, mascherina (possibilmente non chirurgica) e prova della avvenuta vaccinazione contro il Covid.
Il Satancon 2023 celebra il decimo anniversario del Tempio di Satana (The Satanic Temple in inglese), ed è già alla sua seconda edizione.
Ricordiamo che la prima convention si è tenuta lo scorso anno a Scottsdale in Arizona. Per tutti coloro che si fossero persi l’evento, sono ancora visibili le immagini più significative sul loro sito web.
Non si è ancora scelta l’area che sarà adibita all’evento. Molti relatori sono attesi sul palco per raccontare di come l’organizzazione sia cresciuta negli ultimi anni e di quale impatto abbia avuto e ha sulla società.
Non c’è che dire, l’istituzione è davvero super presente con le sue statue di Bafometto da piazzare nei luoghi strategici delle città, e con i doposcuola satanici per piccoli di tutte le età.
Incredibile si dirà, ma è davvero così.
Anzi questa è la sfida più grande per il Tempio di Satana che rivendica come sacra la divisione tra Stato e religione, ritenendo quindi ogni espressione spirituale degna di rappresentatività.
“Perché i cristiani possono mettere una croce sul muro e noi non possiamo metterci accanto la nostra bandiera?”, si chiedono molti membri del Tempio.
Come in tutti i festival non mancheranno mercatini con oggettistica varia e tanta musica. Tuttavia, così come la location rimane ancora incerta, tale rimane anche il programma che si seguirà durante il raduno.
Lo scorso anno ricordiamo che uno degli argomenti affrontati durante il SatanCon fu quello dell’aborto.
Il Tempio di Satana ha sempre difeso l’interruzione di gravidanza come diritto religioso, soprattutto durante e all’indomani del Roe vs. Wade. Come gli stessi membri sostenevano, parte della loro mission era contrastare la svolta conservatrice imposta dalla Corte Suprema.
Nel suo decimo anniversario il Tempio di Satana dedica l’evento al sindaco di Boston Michelle Wu, ed allo sforzo da lei compiuto nel tenere lontana l’istituzione religiosa dalla città.
Così dice il co-fondatore della Chiesa, Lucien Greaves:
Non è costituzionale che ci vengano negati spazi pubblici, dato che il Tempio di Satana è un’istituzione religiosa a tutti gli effetti. Nel 2016 ci è stato negato di fare un’invocazione davanti all’edificio comunale, quindi questa dedica desidera attirare l’attenzione sul fatto che il consiglio della città di Boston è chiaramente corrotto per aver violato le libertà religiose dei satanisti.
E così continua l’uomo:
La Corte Suprema ha sempre per messo a tutti, di qualsiasi religione fossero, di fare preghiere di gruppo o invocazioni. Devono rispettare il pluralismo e la libertà religiosa della gente, nonché riconoscere che non esistono gruppi di persone che siano in grado o possano limitare un punto di vista se diverso dal proprio.
L’organizzazione è in lotta aperta con il Municipio di Boston già da tempo, almeno da quando il sindaco si è opposto in ogni modo alla possibilità che la bandiera satanista sventolasse sul tetto dell’edificio.
Così continua Greaves, facendosi vanto di aver denunciato Michelle Wu per aver violato il Primo Emendamento:
Ciò che ci rende più orgogliosi è portare tutto questo davanti ad un tribunale dato che si sono presi anche la briga di scegliere quali religioni possono o non possono fare le loro preghiere o invocazioni prima di un consiglio comunale.
Come si legge dal sito del Tempio di Satana, l’organizzazione era “necessaria per bilanciare la libertà religiosa e offrire una maggiore apertura mentale anche nei confronti di ciò che sembra lontano dalla propria formazione”.
L’organizzazione si definisce orgogliosa di avere a propria disposizione qualcosa che contrasti il dilagante cristianesimo sia tra i bambini, sia nella società degli adulti. La sua missione è, citando testualmente,
incoraggiare benevolenza ed empatia, rifiutare l’autorità tirannica, supportare il senso comune, opporsi alle ingiustizie e portare avanti nobili iniziative a sostegno del libero arbitrio individuale.
Raccontati così, i satanisti sembrano davvero molto diversi da come ce li aspetteremmo. Una confusione creata ad hoc per destabilizzare certezze e retaggi culturali che altrimenti ce li farebbero tenere lontani?
Può essere. L’unica cosa certa è che per partecipare alle loro riunioni il vaccino è il primo requisito.
Un caso?
MARTINA GIUNTOLI