Per Klaus Schwab chi governa le intelligenze artificiali sarà il signore del mondo.
Lo ha detto durante il World government summit (vertice dI governo mondiale) intitolato “Modellare i governi futuri” e svoltosi dal 13 al 15 febbraio 2023 a Dubai, negli Emirati Arabi.
L’Obiettivo dell’incontro? Riunire leader, esperti globali e politici provenienti da ogni parte del mondo, affinché ognuno di loro potesse condividere con la comunità internazionale know-how, strumenti, modelli e policy utili alla formazione dei governi di domani.
IL VERTICE DI GOVERNO MONDIALE
Sul red carpet del globalismo più sfacciato si sono alternati moltissimi volti noti. Solo per citarne alcuni, ricordiamo Antonio Guterres, segretario delle Nazioni Unite; il miliardario Ceo di Twitter Elon Musk (in collegamento internet); Kristalina Georgieva, presidente del Fondo monetario internazionale (Fmi) e Klaus Schwab, fondatore del World economic forum (Wef).
Sei i nodi principali di cui si è parlato. Primo, accelerare sviluppo e integrazione tra politica e tecnologia, in maniera tale che i governi siano pronti a gestire società globali. Secondo, implementare i sistemi sanitari al fine di integrarvi completamente la salute mentale. Terzo, spingere la conoscenza verso nuove e inimmaginabili frontiere. Quarto, imparare a mitigare le crisi economiche e sociali puntando sul sostegno alla resilienza. Quinto, costruire e progettare secondo i nuovi criteri di eco-compatibilità e sostenibilità ambientale. E infine riportare gli ambienti di lavoro e apprendimento al passo con i tempi.
IL DISCORSO DI KLAUS SCHWAB
Nessuno tra gli oratori ha davvero impressionato per la novità delle sue proposte. Alla fine ci si è ritrovati con il solito mappazzone global-folklorista che negli ultimi anni ci hanno proposto e riproposto in tutte le salse, nella cornice di un festival itinerante che dal quartier generale di Davos ha solo spostato la propria sede negli Emirati Arabi. Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Tutto scritto, diretto e artificiosamente plasmato dai soliti burattinai.
Klaus Schwab è sicuramente uno di loro. Anzi, il loro master. E questa volta proprio il master si è superato. Il presidente del Wef ha intitolato State of the world (stato del mondo) il suo discorso, pronunciato in apertura dei lavori il 13 febbraio.
Ha parlato di come modellare economia, tecnologia e politica. Di come traghettare il mondo fuori dalla crisi secondo il diktat globalista. Di come accelerare la quarta rivoluzione industriale e mantenere al contempo il green correct con la promessa del mondo a zero emissioni entro il 2050. Ha dichiarato: “La quarta rivoluzione industriale impatterà sul mondo per anni e i governi in giro per il mondo dovrebbero stare sempre al passo con gli inevitabili cambiamenti, prendendo anche decisioni coraggiose se necessario”.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SECONDO SCHWAB
“Qualche anno fa, consideravamo alcune tecnologie come una fantascienza difficile da implementare”, ha proseguito Schwab: “Ma oggi è diventata una realtà che viviamo attraverso l’intelligenza artificiale, la nuova tecnologia spaziale e la biologia industriale, che preannunciano un grande cambiamento in arrivo nei prossimi 10 anni e richiede ai governi di essere ambiziosi nelle loro decisioni”.
E ancora: “La nostra vita tra 10 anni sarà completamente diversa e chi padroneggerà queste tecnologie, in qualche modo, sarà il padrone del mondo”.
Ha poi concluso: “Chi governerà le intelligenze artificiali, sarà il signore del mondo”.
L’INTERVENTO DI ELON MUSK
L’unico a bacchettare Schwab è stato Elon Musk, in videochiamata dagli Stati Uniti con il suo cane, scherzosamente nominato per l’occasione nuovo Ceo di Twitter (il magnate ha confermato la sua intenzione di lasciare la guida dell’azienda però non è trapelato chi sarà il successore).
“Vorrei ricordare a tutti che dovrebbe preoccuparci un’eccessiva cooperazione tra nazioni, come state chiedendo in questa sede”, ha detto Musk: “Ciò potrebbe terminare con la fine della civiltà. Quando l’impero di Roma stava finendo, l’Islam nasceva e prosperava. Il fatto di non essere un’unica sola cosa ha permesso che si conservassero la cultura e molti progressi tecnici e scientifici”.
CHI GOVERNERÀ IL MONDO, SECONDO SCHWAB?
Ma torniamo alle parole di Schwab: “Chi governa le intelligenze artificiali sarà il signore del mondo”.
Se non è chiaro che cosa Schwab intenda, ricordiamo le sue parole a Davos durante il Wef del 2019: “Ciò a cui condurrà la quarta rivoluzione industriale sarà una perfetta fusione delle nostre identità fisiche, digitali e biologiche”, aveva dichiarato.
Il suo braccio destro Harari ha più volte rinforzato il concetto. Queste le sue parole durante un’intervista: “Tutta l’idea che gli uomini hanno l’anima, il libero arbitrio, e che nessuno sa cosa sto pensando, cosa scelgo, che sia durante un’elezione o al supermarket, ecco, tutto questo è finito”. Il giornalista James Melville riassume molto bene il concetto.
Chi (e se) riuscirà a realizzare l’identità digitale, controllerà dati personali di ogni tipo. Dall’anagrafica ai test medici, passando per le pagelle scolastiche. Saprà tutto di tutti e materialmente avrà possesso dell’identità degli individui, in un metaverso in cui distinguere realtà e virtuale non sarà più fattibile.
Il Wef è un ottimo candidato per raggiungere lo scopo. Non è che con il suo discorso proprio Schwab ha inteso candidarsi a governare il mondo?
MARTINA GIUNTOLI