“Se mi presento alla frontiera ucraina mi arrestano”. Chi é questo pericoloso terrorista filo-russo messo al bando dal regime ucraino? Ma é nientepopodimeno che Enzo Ghinazzi in arte Pupo, autore di note canzoni contenenti messaggi subliminali quali “Gelato al cioccolato” (che in effetti un messaggio subliminale lo conterrebbe pure, ma andrebbe più contro le leggi russe sulla propaganda omosessuale). E quale crimine avrebbe mai commesso Pupo? Semplice: ha cantato in Crimea.

Chi conosce un poco la realtà russa e dei Paesi ex sovietici sa anche di quanta popolarità godano alcuni artisti che in Italia sono legati ai festival di Sanremo anni 80. Non solo Pupo, ma anche Toto Cutugno e Albano Carrisi oltre ad Adriano Celentano che in Russia è probabilmente più popolare di Putin.

Gente, anche Albano e Tito Cutugno sono considerati criminali, e non per le canzoni che fanno. Anche Albano è nella lista nera dei soggetti indesiderati in Ucraina. Perché ritenuto “minaccia per la sicurezza nazionale”. E che è, la voce di Albano è l’arma segreta di Putin per annientare il battaglione Azov e prendere Kiev? E’ addirittura al quarantottesimo posto, mica fischi. Con un “felicità” quello ti butta fuori la NATO dall’Est Europa.

E c’é anche quel nazionalista di Toto Cutugno, autore del politicamente scorrettissimo “lasciatemi cantare/perché ne sono fiero/sono un italiano/un italiano vero” inno di tutti quei fascistoni che non si sentono europei. Quindi in un Paese di nazistoni come l’Ucraina dovrebbe essere benvisto. E invece no: nel marzo 2019 il Toto nazionale è stato definito da un gruppo di parlamentari un agente di sostegno della guerra russa in Ucraina”. Il guaio è che Toto Cutugno, una settimana dopo, doveva tenere un concerto nel più grande teatro di Kiev. Il suo commento fu: sono incazzato nero, ma viva la vita. Eh, “buongiorno Ucraina, gli spaghetti al dente/ed un nazista come presidente”

E non poteva ovviamente mancare il Berlusca, grande amicone di Volodja. Bandito per tre anni perché ha fatto una visita in Crimea. In fondo Berlusconi è stato un po’ il padre di quei fenomeni degli anni 80 per i quali i russi (e gli ucraini) vanno matti. E come presidente della Repubblica forse avrebbe condotto l’operazione diplomatica più intelligente.

Curioso come alcuni canterini degli anni 80 siano considerati pericoli nazionali mentre la nostra antifascistissima Laura Boldrini ha ricevuto senza problemi l’attuale presidente del Parlamento ucraino Andriy Parubiy, che è notoriamente un banderista, ovvero si rifà all’ideologia di Stepan Bandera, collaborazionista di Hitler e attualmente considerato eroe nazionale ucraino.

ANDREA SARTORI

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