Alla faccia delle sanzioni occidentali, la Russia sale al nono posto nella classifica dell’economia mondiale. Era all’undicesimo posto un anno fa, mentre ora supera l’Italia. Quest’ultima retrocede infatti dall’ottavo al decimo posto.
Lo si desume dal database del Fondo Monetario Internazionale che il sito canadese Visual Capitalist, specializzato nella realizzazione di contenuti visivi, ha rielaborato sotto forma di un grafico.
Il grafico è qui sotto. Riflette il Pil, il prodotto interno lordo degli Stati, nel 2022. Le scritte, pur essendo in inglese, sono facilmente comprensibili. Ma prima, è bene dare un’occhiata ai dati dell’anno scorso per notare che al declino dell’Italia si accompagna il declino delle altre grandi economie europee: Gran Bretagna, Francia, Germania. Le sanzioni alla Russia funzionicchiano, altroché! Funzionicchiano nella misura in cui permettono all’economia statunitense di continuare a crescere. Infatti durante il 2022 il Pil degli Stati Uniti è salito a 25 migliaia di miliardi di dollari. Un anno fa erano 22,9.
Come mostra il grafico, se l’economia (o il Pil) del mondo fosse un pallone, la metà (per la precisione, il 51%) sarebbe occupata da cinque soli Paesi. Nell’ordine, gli Stati Uniti e la Cina, che continuano tutti e due a crescere; il Giappone e la Germania, che nel 2022 si sono contratti; e l’India, altro Paese in ascesa. Quest’ultima fa grandi affari con la Russia, occupando spazi lasciati vuoti dagli europei. Un anno fa l’India aveva un Pil di 3,1 migliaia di miliardi di dollari (ora sono 3,5) e il sesto posto nella classifica mondiale.
In basso a destra nel grafico c’è lo spicchio dedicato ai Paesi dal sesto al decimo posto nella classifica. Essi “valgono”, insieme, un altro 15% del Pil mondiale.
In questo spicchio entra adesso la Russia, il cui Pil è salito da 1,6 a 2,1 migliaia di miliardi di dollari. Fra gli altri Paesi dello spicchio, anche il Canada è in crescita: il suo Pil è passato da 2 a 2,2 migliaia di miliardi di dollari. E poi nello spicchio ci sono tre satelliti europei degli Stati Uniti. Satelliti in declino, come la Germania e il Giappone che sono situati nello spicchio superiore.
Infatti la Francia conserva il settimo posto in classifica, ma il suo Pil è sceso da 2,9 a 2,7 migliaia di miliardi di dollari. La Gran Bretagna nel 2021 era quinta al mondo con 3,1 migliaia di miliardi di dollari e adesso si ritrova sesta: il valore assoluto del suo Pil è rimasto grossomodo costante, ma ora quello dell’India – sua ex colonia – è superiore.
Infine, in questo spicchio di mondo c’è anche l’Italia. È retrocessa dall’ottavo al decimo posto con un Pil sceso da 2,1 a 2 milioni di miliardi di dollari.
L’Italia è ad un passo dalla retrocessione all’undicesimo posto. Ora lo occupa l’Iran, con un Pil di 1,9 migliaia di miliardi di dollari. L’Iran, al contrario dell’Italia, si è avvicinato alla Russia e alla sua economia e sta scalando la classifica a grandi falcate. Nel 2021 infatti l’Iran era diciassettesimo, con un Pil di appena 1,1 migliaia di miliardi.
GIULIA BURGAZZI