Istituire un registro regionale per le morti improvvise è la richiesta urgente avanzata in Lazio da Democrazia sovrana popolare (Dsp). Riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera inviata alla commissione sanità (consultabile in Pdf anche qui) dal comitato regionale del progetto politico di Francesco Toscano e Marco Rizzo.
Spettabile commissione sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare
Alla cortese attenzione del dottor Massimo Annicchiarico
protocollocrl@cert.consreglazio.it
salute@regione.lazio.legalmail.it
Roma, 3 marzo 2023
Oggetto: richiesta urgente di istituzione di un registro regionale per le morti improvvise
Dagli ultimi dati Istat diffusi il 14 febbraio 2023, aggiornati a novembre 2022, si registra un aumento di morti nella Regione Lazio (https://www.istat.it/it/archivio/240401).
Infatti, la mortalità nel periodo gennaio-novembre 2022 (ultimo aggiornamento disponibile nel sito Istat) e nello stesso periodo dell’anno 2021, risultano essere superiori ai morti registrati nel periodo gennaio-novembre dell’anno 2020, anno della pandemia.
D’altra parte, anche i dati a livello nazionale e internazionale, registrano un aumento di morti per tutte le cause. In particolare, le notizie delle numerose morti improvvise, soprattutto nei giovani, destano preoccupazione e allarme nella popolazione.
Anche diversi studi internazionali fanno riferimento a un aumento fino al 25% di casi di arresto cardiaco e altri eventi cardiocircolatori (es. Icreased emergency cardiovascular event among under-40 population in Israel during vaccine rollout and third COVID-19 wave | Scientific Reports nature.com) nel periodo della campagna vaccinale. Altri studi di riferimento sono reperibili nella letteratura scientifica peer reviewed (es. https://www.ncbi.nlm.nigh.gov/pmc/articles/PMC9414075/).
Controlli condotti su volontari in Usa hanno riscontrato fino al 53%di problemi cardiaci (https://archive.fo/LPsXU#selection-3499.0-3499.62). Questo allarmante dato indica che persone hanno problemi cardiaci e non ne sono a conoscenza; possono, in ogni momento, sviluppare un malore improvviso con conseguenze anche fatali, che potrebbero essere evitati con uno screening appropriato.
Oltre alle miocarditi e pericarditi, è stato osservato anche un aumento di casi di ictus cerebrale. Lo stesso Cdc e la Fda, il 13 gennaio 2023, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta affermando di aver identificato un segnale statistico di aumento di ictus dopo la vaccinazione con il richiamo Covid bivalente di Pfizer, in persone di età pari o superiore ai 65 anni. (https://www.cdc.gov/coronavirus/2019- ncov/vaccines/safety/bivalent-boosters.htlm).
Dal mondo reale, inoltre, ci arrivano sempre più segnali di aumento di ictus emorragici anche nelle popolazioni giovanili.
Se, in seguito, sarà evidenziato un rapporto causale con la campagna vaccinale, la politica dovrà prendere provvedimenti sanitari adeguati a contrastare tale fenomeno.
Proprio per questo, pensiamo che la politica e il sistema sanitario debbano farsi carico di questa allarmante situazione e debbano fornire risposte chiare alla cittadinanza.
I numerosi appelli, anche di una parte importante della comunità scientifica nazionale ed internazionale, diretti a cure domiciliari precoci, corredati di dati e risultaci certificati, sono stati accolti dal Tar del Lazio e, successivamente, respinti dal Consiglio di Stato su ricorso dell’allora ministro della Salute.
Ci batteremo perché almeno questa nostra richiesta non venga ignorata.
Confidando in una responsabilità e attenzione degli uffici competenti e disponibili a una collaborazione, rimaniamo in attesa di vostre comunicazioni.
Il Comitato regionale Dsp
Paolo Pace