Cosa c’è di vero nella storia dei laboratori segreti statunitensi in Ucraina dediti alla confezione di virus letali che i russi si sarebbero affrettati innanzitutto a bombardare? Giovedì 24 febbraio, con l’inizio dell’attacco russo all’Ucraina, è diventato di tendenza su Twitter l’hashtag #USbiolab.
Prima che Twitter le bannasse, si trovavano con facilità cartine come quelle qui sotto. Mostravano la sovrapposizione fra i primissimi bombardamenti russi sull’Ucraina e la presunta ubicazione dei laboratori segreti statunitensi per le armi biologiche.
La presunta ubicazione dei laboratori. In Ucraina ci sono effettivamente alcuni laboratori biologici legati agli Stati Uniti: ma non si sa dove si trovino. Inoltre sono ufficialmente dediti a scopi pacifici, tipo lotta preventiva a virus potenzialmente dannosi o letali. Peraltro, sempre ufficialmente, a quegli scopi si dedicava anche il laboratorio di Wuhan. Di fatto, a torto o a ragione, i russi da molti anni temono queste installazioni. Ecco le cartine, comunque.
La mappa dei primissimi bombardamenti russi viene dal Daily Mail. Impossibile risalire alla paternità della mappa con i laboratori e verificarne l’accuratezza.
I laboratori che operano in Ucraina e che sono legati agli Stati Uniti sono eredi dei laboratori di armi biologiche dell’Unione Sovietica. L’elenco non si trova on line. L’ambasciata statunitense in Ucraina specifica che hanno obiettivi del tutto pacifici: individuare per tempo i patogeni ed impedirne la diffusione. Dice inoltre che hanno un livello di biosicurezza pari a 2. E’ quello che corrisponde a potenziale pericolosità moderata. Wuhan ha livello di biosicurezza 4: il più alto. Nella pagina dell’ambasciata esistevano anche molti documenti in pdf che sono stati rimossi nelle ultime ore, si può trovarne la versione originale in questa lista. In ogni caso non rivelano nulla di diverso o di “top secret”.
Ma anche l Russia non è una verginella immacolata in quanto ad armi biologiche. Come minimo, ha ereditato anch’essa laboratori dell’Unione Sovietica per studiarle e fabbricarle.
Da molti, molti anni anni la Russia di Putin è preoccupata per i laboratori biologici ex sovietici situati fuori dalla Russia ed ora legati agli USA: compresi quelli in Ucraina. Forse Putin, da ex agente dei servizi segreti, sa bene di quali armi biologiche fossero capaci i laboratori sovietici? E forse intuisce quali sono, anche a distanza di decenni, le loro potenzialità?
Venendo a tempi più recenti, nell’estate scorsa un consigliere di Putin ha affermato di avere buoni motivi per credere che gli Stati Uniti stessero sviluppando armi biologiche in laboratori segreti situati in prossimità dei confini di Russia e Cina. Poche settimane fa la Russia ha condotto trattative con i Paesi limitrofi per ottenere standard di trasparenza dei laboratori biologici e divieto di accesso ai militari.
Alla luce di questi fatti, è verosimile ritenere che la Russia intendesse davvero impadronirsi dei laboratori dell’Ucraina. E che volesse farlo al più presto, anche: prima che di lì potesse uscire qualsiasi cosa.
Se poi per fare più in fretta la Russia li abbia bombardati, è tutto da vedere. Bombardare un laboratorio è come introdurvi un elefante imbizzarrito. Vuoi mai che rompa la provetta sbagliata…
GIULIA BURGAZZI
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