I testi scolastici dell’anno passato invitavano bambini e ragazzi a fare i compiti per casa: dopo aver parlato delle fakenews con l’insegnante di scienze, dovevano produrre con lo smartphone una pubblicità sui vaccini da far vedere ad amici e parenti. È solo una delle premesse su cui poggia l’imminente ritorno in classe, ma niente paura: stavolta senza mascherine, assicura il governo. È veramente così? E anche se fosse, con quali traumi e strascichi per i più giovani? Ne parliamo con Cesare Natoli, della Rete nazionale scuola in presenza – Il personaggio del giorno
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