Riceviamo e pubblichiamo il manifesto del nuovo progetto “Scateniamo la cultura”. Di seguito la descrizione del progetto e l’elenco dei firmatari. Per aderire, scrivere all’indirizzo mail osarairibelleononsarai@gmail.com.
Da quando, tre anni fa, si è avviata l’epoca dello stato d’emergenza permanente, abbiamo assistito a un assoggettamento sempre più forte delle arti e dei linguaggi culturali all’ideologia dominante. Anche se il problema del rapporto tra arte e potere è sempre esistito, la gradazione ch’esso ha oggi raggiunto non ha precedenti nella storia occidentale contemporanea.
Che si sia trattato di emergenza sanitaria, bellica o climatica, artisti e operatori del settore culturale in questi ultimi anni sono divenuti, in larga maggioranza, pedissequi ripetitori della narrazione di media e governi, manifestando altresì distanza od ostilità nei confronti di chiunque esprimesse dissenso.
Coloro che, al contrario, hanno espresso critica o contestazione dell’indirizzo intrapreso dalla società, si sono ritrovati isolati e tagliati fuori da numerosi contesti professionali.
Per questo motivo, alcune decine fra artisti e operatori, attivi in differenti discipline, si sono riuniti a Bologna il giorno sabato 13 maggio 2023 per discutere intorno a proposte operative e organizzative finalizzate a unire le forze.
Infatti, seppure minoranza, l’insieme degli artisti non allineati e delle loro produzioni potrebbe oggi esprimere un peso culturale rilevante.
Inoltre, l’uniformazione ideologica ha determinato, nei linguaggi culturali, una netta e visibile uniformazione estetico-formale. Le forme e i linguaggi prodotti in serie e mediocremente ripetitivi, stanno stancando sempre più persone e una cultura viva e autonoma dal potere, quindi, sarebbe oggi in grado di conquistare peso e consenso.
Per questo, noi promotori proponiamo a tutti gli artisti e a tutti gli operatori che esprimono una lettura critica della fase storica presente, di sottoscrivere questo manifesto e di unirsi al percorso organizzativo delineato nell’elenco di intenti che segue. Per far sì che oneri e onori ideali vengano abbracciati responsabilmente da tutti gli aderenti, firmando questo manifesto ciascuno esprimerà anche il proprio posizionamento rispetto alle politiche censorie e restrittive della libertà degli ultimi anni, nonché rispetto a fenomeni come l’egemonia della cultura woke o la cancel culture.
- Vogliamo creare una rete di promozione, di mutualistico sostegno e di circuitazione delle produzioni artistiche non allineate all’ideologia dominante.
- Vogliamo che questa rete sappia far convivere le pur diverse esigenze delle varie discipline artistiche e che sia, quindi, casa comune per chi lavora nella musica, nel cinema, nel teatro, nella danza, nella letteratura, nelle arti visive.
- Vogliamo un contesto che faccia della molteplicità di stili e poetiche il suo punto di forza, fatta salva la volontà di valorizzare un’arte intesa come mestiere e percorsi culturali esprimenti professionalità.
- Vogliamo fare un censimento dei numerosi spazi, grandi e piccoli, con cui molti di noi già oggi collaborano e che sono disponibili a fare parte d’una rete di circuitazione nazionale per la produzione culturale indipendente. Ovviamente, ciascuno spazio dovrà essere libero di aderire secondo le modalità e il grado di coinvolgimento consentiti dalle sue specifiche necessità logistico-organizzative.
- Vogliamo creare uno strumento promozionale unitario e nazionale – sito, canale video, ufficio stampa – per tutti gli artisti e le produzioni aderenti a questa rete.
- Vogliamo costruire un grande festival, nazionale e interdisciplinare, delle produzioni culturali non allineate all’ideologia dominante.
- Vogliamo mettere in campo percorsi non solo di produzione, ma anche di formazione aperta a tutte le persone interessate.
- Vogliamo contribuire, nell’ambito che ci compete, a un generale processo di insorgenza sociale che punti a rigenerare la democrazia costituzionale e il principio di sovranità popolare, che sancisca il primato della società sul mercato e della dimensione umana sulla tecnologia, che garantisca l’autonomia delle arti e della cultura da ogni potere politico.
Per gli artisti o operatori del settore che intendano comunicare la propria adesione a questo manifesto,
inviare mail a osarairibelleononsarai@gmail.com
Firmatari:
Antonello Cresti (ideatore del manifesto, musicologo e saggista)
Riccardo Paccosi (ideatore del manifesto, attore e regista teatrale)
7 After (band)
Adelchi & Jes (band)
Gianluca Bonazzi (poeta)
Robert Blinov (attore)
Francesco Capo (giornalista)
Cristina Carrisi (attrice teatrale)
Josed Chirulli (musicista)
Antonio Clemente (cantautore)
Costa Volpara (band)
Giuseppe Cozzolino (scrittore, saggista)
Guido Damiani (compositore)
Deviate Damaen (band)
Enten Hitti (band)
Luigi Ercolani (critico cinematografico)
Ivo Fiorenza (international sales agent film &tv)
Freddy Rising (musicista)
Federico Greco (regista cinematografico)
Giancarlo Gregori (musicista, cabarettista)
Ilaria Jovine (sceneggiatrice, documentarista)
Raul Lovisoni (musicista, scrittore)
Giampiero Marano (critico letterario)
Mario Mariani (pianista, compositore, direttore artistico)
Michele Mascelli (scultore)
Filippo Mongiardino (musicista)
Federico Morresi (direttore d’orchestra)
Simone Musso (pittore)
Sara Nastos (cantante)
L’Occ dàl Corùv (band)
Edoardo Pistolesi Somigli (musicista, direttore webradio)
Pino Polistina (musicista)
Andrea Ra (cantautore, musicista, produttore)
Francesca Rossi (attrice e regista teatrale)
Marco Sanchioni (musicista)
Alessio Secondini Morelli (musicista)
Andrea Seki (arpista, compositore)
Michelangelo Severgnini (musicista, regista cinematografico)
Riccardo Sinigaglia (musicista)
Elena Starwater (danzatrice)
Andrea Testa (giornalista, scrittore)
Angelo Tonelli (grecista, poeta)
Salvatore Torregrossa (musicista)
Michele Vietri (attore, cantante, documentarista)
Gab Volgar (musicista)
Eduardo Zarelli (scrittore, editore)
Zoltan Freitag (band)