Un’organizzazione svizzera offre trasfusioni di sangue non vaccinato con sieri ad mRna. Si chiama Safe blood donation ed è stata fondata nel 2022 dal naturopata Georg Della Pietra.
“Non è importante il motivo per cui si rifiuta un certo tipo di sangue, l’importante è poterlo scegliere in libertà e consapevolezza”, afferma il dottor Della Pietra: “Ricevo centinaia di e-mail al giorno da persone che mi chiedono se è possibile assicurare loro sacche di sangue di soggetti non vaccinati. Dicono che non vogliono rischiare di essere esposti agli effetti collaterali del vaccino ad mRna, magari in vista di un imminente intervento chirurgico”.
TRASFUSIONI DIRETTE DI SANGUE, IL NO DEGLI USA
L’organizzazione è presente con membri attivi già in 50 Paesi e il numero di iscritti sale di giorno in giorno.
L’iniziativa ha però incontrato opposizione negli Stati Uniti, dove l’Fda non permette donazioni dirette di sangue, a meno di esigenze particolari, come ad esempio un gruppo sanguigno raro. Inoltre le autorità sanitarie americane non ritengono vi siano differenze tra il sangue di soggetti vaccinati e non. Quindi perché mai dovrebbero sostenere un progetto che potrebbe suonare in quest’ottica persino discriminante?
Non essendo dunque possibile la pratica donatoria diretta, Safe blood donation ricerca partner sanitari, come centri per le donazioni e la conservazione delle sacche, nonché ospedali convenzionati dove sia possibile fare richiesta del sangue proveniente dall’organizzazione. Infatti esistono anche storie di persone che hanno raggiunto il loro obiettivo.
IL CASO IN NUOVA ZELANDA
Simili richieste non sono una novità. Come non ricordare la vicenda del bambino neozelandese? Ad Auckland due genitori avevano fatto specifica richiesta di sangue non vaccinato per il figlio, in vista di un’operazione salva-vita: la coppia si era vista sospendere temporaneamente la potestà genitoriale. Nel frattempo ben 20 persone si erano fatte vive per donare il proprio sangue, inutilmente.
Le autorità sanitarie, che avevano chiesto e ottenuto l’affido temporaneo del piccolo di sei mesi, si erano concentrate sull’urgenza della procedura. Secondo i medici, i genitori si erano focalizzati eccessivamente sulla questione del sangue, trascurando proprio l’urgenza dell’operazione. Fatto difficile da sostenere visto il numero dei donatori disponibili.
Il bambino, nato con un difetto al cuore, doveva sottoporsi a intervento chirurgico d’urgenza. Avvallare la richiesta dei genitori, dal punto di vista del servizio sanitario, avrebbe posto le basi per un pericoloso precedente, ovvero la possibilità di scegliere la provenienza del sangue trasfuso. I genitori avevano spiegato che era proprio questo che li spaventava. La maggior parte degli effetti collaterali nei vaccinati si era palesata con danno al miocardio.
LE TRASFUSIONI DI SANGUE IN ITALIA
Come si legge sul sito dell’associazione, al momento non è possibile avere o fare una donazione diretta in Italia. Né la legge né le strutture lo consentono. L’associazione si impegna tuttavia a raggiungere i suoi obiettivi possibilmente senza creare una banca del sangue indipendente dai costi proibitivi. Sul sito è inoltre possibile cercare più in generale le strutture ed i singoli medici che sono al momento disponibili.
Nel frattempo è nata pure Safe reproduction. In questa sezione si tratta il tema delle donazioni di sperma, ovuli e latte materno provenienti da donatori non vaccinati.
MARTINA GIUNTOLI