E’ davvero ben strana Omicron, la variante sudafricana che sta facendo impanicare politici e autorità in tutto il mondo. Tre ragioni. Prima ragione, questo ceppo di fresca identificazione del Covid dà sintomi lievi, almeno per quel che si è visto finora. Eppure confini chiusi e voli cancellati; manca solo che qualcuno pronunci il fatidico “Sacrifichiamo il Natale per salvare la Pasqua”. Seconda ragione, pare che la variante Omicron fosse nota già in estate (per leggerlo in italiano bisogna andare su Tuttosport) ma il cancan viene fuori solo ora.

La terza ragione che rende davvero strana la variante Omicron è il suo albero genealogico, se si può usare questo termine improprio per un virus. La comunità scientifica che su Nextstrain si occupa di seguire l’evoluzione degli agenti patogeni (Covid e non solo) dà questa rappresentazione grafica di Omicron e delle sue origini.

variante omicron sequenziamento genoma

Praticamente, oltre ad essere diversissima da tutte le altre varianti del Covid, Omicron sembra discendere direttamente dal ceppo originario del virus.  Quello che non è più in circolazione da molti, molti mesi.

Come è possibile? Forse si è originata nell’organismo di un paziente immunodepresso, tipo un malato di Aids, che ha lottato a lungo contro il virus lasciandogli tutto il tempo per evolversi in un modo così nuovo. O magari c’è lo zampino di un laboratorio, come sospetta su Twitter un ricercatore francese secondo il quale la variante Omicron presenta caratteristiche che non derivano dal suo adattamento all’ospite umano.

E se la variante Omicron si fosse invece adattata alle caratteristiche di un animale anziché alle caratteristiche dell’organismo umano? Il ricercatore francese non si spinge a tanto, ma si potrebbe anche considerare l’eventualità di altri pasticci in laboratorio tipo quelli che si facevano con virus e pipistrelli a Wuhan.

Il tempo forse dirà. Le voci ufficiali che si levano a proposito delle strane caratteristiche di Omicron sottolineano che esse potrebbero rendere inefficaci i vaccini, e che dunque – cacofonicamente – vaccinarsi è più importante che mai, in attesa che Pfizer metta a punto nel giro di tre mesi un vaccino ad hoc.

Meno risalto hanno le voci dei medici sudafricani che sottolineano come tutte le persone infettate dalla variante Omicron a loro note non si siano ammalate gravemente: sintomi lievi e curabili a casa. Ohibò, sono frasi decontestualizzate e fuorvianti, si straccia le vesti il Corriere della Sera: questi pazienti erano tutti giovani e sani, anche i medici sudafricani riconoscono che i vecchi e i deboli potrebbero ammalarsi gravemente.

Il Corriere della Sera sembra dimenticare che, non solo i vecchi: anche i giovani e sani si possono ammalare gravemente di Covid classico. Ricordate il famoso podista di Codogno, primo caso riconosciuto in Italia ormai quasi due anni fa, finito in rianimazione a 38 anni con un fisico da atleta? Al momento invece Omicron  non ha mandato in ospedale nessuno, né giovani né vecchi. Però i politici italiani ed UE tengono a far sapere che Omicron fa paura.

DON QUIJOTE

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