Nelle ultime settimane, con l’ennesimo aumento dei contagi che coincide curiosamente con la campagna della terza dose (l’epidemia dei vaccinati, così la chiamano), sembra quasi che intorno a noi si moltiplichino i positivi. Amici, colleghi, conoscenti, quasi tutti doppia o tripladosati, finiscono chiusi in casa in quarantena o a letto con la febbre. E per ovvie ragioni probabilistiche, alcuni di essi sono “no vax”, e alcuni “leader dei novax” – quelli veri, non quelli finti che dal loro letto di dolore in intensiva trovano l’energia per lanciare accorati appelli a vaccinarsi col casco in testa.
Ebbene, in Rete qualche furbone ha elaborato una bellissima teoria complottista, che recita quanto segue: siccome il virus non esiste e i tamponi sono fasulli, i novax che dicono di avere il Covid sono stati pagati dal potere per trarci tutti in inganno. Gatekeeperz!
Ora: io ho avuto il Covid in tempi non sospetti (l’estate scorsa, senza febbre né tosse), e dopo 3 tamponi positivi e 2 settimane senza gusto, olfatto e con un orecchio completamente sordo, mi è sorto il sospetto che il virus esista eccome. Perché quindi c’è gente che continua forsennatamente a negarne l’esistenza, e peggio ancora ad accusare chi se lo prende di “fare il gioco del potere”?
I più giovani forse non ricordano che tutto ciò è già successo, ed esattamente negli stessi termini. Quando nel 2001 “qualcuno” buttò giù le torri gemelle, nacque un movimento globale che si dedicò a dimostrare come la narrazione ufficiale sui beduini islamici facesse acqua da tutte le parti. Il movimento annoverava giornalisti, videomaker, piloti di linea, e soprattutto ingegneri, architetti e tecnici che pubblicarono tomi scientifici con i quali dimostravano come fosse impossibile buttare giù le torri con un po’ di kerosene. Dimostrarono, prove alla mano, che quelle torri furono deliberatamente buttate giù con un piano organizzato per mesi dai poteri governativi, e che gli aerei erano solo il pretesto utile per lanciare una guerra globale al “terrorismo” che è durata fin quasi ai nostri giorni. Tale movimento aveva fatto talmente presa da creare un serio problema ai media, ai governi e alla narrazione ufficiale che cominciava a sgretolarsi di brutto.
E fu proprio in quel momento che arrivarono puntuali i “no planes”. Con una forza d’urto notevole sulla Rete di allora, e con portavoce pescati proprio da quel movimento di cui sopra, invasero il web con la “teoria” che non esisteva nessun aereo e che si trattava solo di un trucco video o peggio di una proiezione olografica. Una cretinata completa insomma, ma credetemi: all’epoca suscitò furibonde discussioni e deragliò per mesi quel dibattito che invece stava approfondendo molto bene motivazioni politiche e metodi tecnici. E naturalmente, i sostenitori della teoria “no planes” accusavano gli altri di essere “gatekeepers” e di sostenere la versione ufficiale facendo il gioco dei governi. Ricordo il povero Massimo Mazzucco, che tanti meriti ha per aver aperto gli occhi all’Italia sull’11 settembre, doversi mettere a confutare simili scemenze tra accuse di essersi “venduto”.
La teoria “no virus” ha molti punti in comune con quella tristemente famosa teoria “no planes”. Un movimento si sta affermando, comincia a vantare personaggi anche autorevoli e a portare prove sostanziali, ed ecco che arrivano i duri e puri con una teoria strampalata per provare a convincere i più ingenui e sospettosi che c’è un “tradimento” in atto. Le persone, già ripetutamente tradite, non vedono l’ora di crederci.
Inutile dire che invece proprio costoro fanno il gioco del sistema. Così come chi negava l’operazione 11 settembre, chi nega che il virus esista sta in sostanza dicendo che no, non c’è stata nessuna gain of function promossa da Fauci e co. nei laboratori di Wuhan, che nessuna elite ha progettato a tavolino una guerra batteriologica con un virus a bassa intensità, che nessuno ha pensato di prendersi in pugno il mondo minacciandolo con questo virus e magari con altri rilasciabili in futuro. Essi sono buonissimi: si sono limitati a fare finta. Grazie!
Viceversa, certi “novax” sono tanto cattivi e prendono i soldi per fingere di avere il Covid. Quindi non date loro ascolto, non riempite le piazze, non leggete ciò che pubblicano, non ascoltate i video di illustri medici e giuristi che propongono, tappatevi occhi e orecchie gridando “traditori!”. Sia mai che invece gli occhi li apriste dando fastidio al sistema.
Un indizio è un indizio, ma due indizi cominciano a fare una prova. La narrazione ufficiale sui due eventi più importanti del nuovo secolo, l’11 settembre e la pandemia Covid, viene messa in discussione da un movimento globale, ed in entrambi i casi arrivano in massa i “no planes” prima e i “no virus” dopo, che usano gli stessi metodi e gli stessi linguaggi per screditare tutti. Se fossi complottista direi che pare proprio la stessa tecnica ripetuta in fotocopia. Siccome non lo sono, mi limito ad ignorarli: non c’è decisamente bisogno di cadere in altre trappole.
DEBORA BILLI