Aborto e autodeterminazione di genere per i minori ma anche congedo mestruale: la nuova “legge trans” ha concluso il suo iter parlamentare in Spagna.
I giovani a partire dai 16 anni non avranno più bisogno dell’approvazione dei genitori per cambiare genere sui propri documenti. Per i ragazzini di età compresa tra i 12 e i 14 anni sarà il tribunale a decidere, mentre tra i 14 ed i 16 basterà l’ok di papà o mamma.
Il 16 febbraio 2023 il progetto di legge 121/000113 è stato approvato con 191 voti a favore, 60 contro e 91 astenuti, generando un acceso dibattito anche interno ai partiti. La Spagna passa così dall’essere uno dei Paesi più cattolici del mondo a uno dei più progressisti e culturalmente global-woke.
LA NUOVA LEGGE TRANS IN SPAGNA
Secondo i suoi sostenitori, la conquista non starebbe solo nell’ufficialità del cambio di documenti per i minori, ma anche nel fatto che per la prima volta sarà l’individuo a decidere per sé, senza diagnosi di disforia di genere da parte di uno psichiatra. In ciò la Spagna segue l’esempio della Danimarca che nel 2014 era divenuto il primo Paese europeo a riconoscere il diritto all’auto-determinazione di genere.
Quanto alla terapia ormonale, nulla invece cambia con l’introduzione della nuova legge: chi desidera effettuare trattamenti medici e farmacologici deve aver compiuto 16 anni e ricevere una valutazione personalizzata.
La terapia di conversione, detta anche terapia di riorientamento sessuale, sarà proibita. Chiunque la attui pagherà multe salatissime. Stessa cosa per chi sostiene anche economicamente gruppi accusati di promuovere la transfobia.
LA NUOVA LEGGE SU ABORTO E ALTRI TEMI
La legge rimuove le limitazioni all’aborto introdotte nel 2015. Adesso le giovani di 16 e 17 anni potranno interrompere la gravidanza anche senza consenso genitoriale e senza osservare il cosiddetto “periodo di riflessione” di tre giorni.
La Spagna è inoltre il primo Paese europeo a introdurre il congedo mestruale pagato. Sono molte le donne che soffrono di dismenorrea, ovvero ciclo doloroso: in quei giorni, coloro che ne soffrono sono meno produttive, quindi la legge le tutela e le paga per stare a casa.
Ma saranno solo le donne a poter usufruire del congedo o anche chi si dichiara donna? Domanda lecita, visto che in Oregon lo scorso anno si sono messi gli assorbenti anche nei bagni dei maschi per combattere la “disparità mestruale”.
IL DIBATTITO DENTRO E FUORI LA SPAGNA
Per Irene Montero (Podemos) la legge rappresenta un enorme passo in avanti per la comunità Lgbtq+ e i suoi oppositori sono da ritenersi “transfobici”. Secondo la prima parlamentare transessuale spagnola, Carla Antonelli, l’approvazione della norma ha costituito “un giorno storico”.
Questo clima culturale è inoltre sostenuto da diverse organizzazioni internazionali. Per Human Rights Watch in Paesi come Bangladesh, El Salvador, Giappone, Libano, Messico e Tailandia, la mancanza di tutela legale del mondo Lgbtq+ porta a disparità nel mondo del lavoro, nel comparto educativo, nella sicurezza e nella sanità. Secondo la World Professional Association for Transgender Health (Wpath), l’Associazione mondiale per la salute trangender, porre barriere all’auto determinazione di genere causerebbe un incremento di problemi psicologici e fisici.
Esponenti del Partido Popular (PP) come Maria Jesus Moro hanno invece dichiarato che la ley trans provocherà molte vittime tra i più giovani: “Non è possibile fare esperimenti sociali con la gente”. La stessa ha fatto anche un appello last minute affinché i legislatori spagnoli esprimessero la loro contrarietà alla legge. “Tutti sappiamo che sono molti i Paesi dove la gente si è resa conto che provvedimenti come questo provocano sofferenza”, ha implorato invano Moro prima del voto al Congresso: “Non percorriamo la stessa strada”.
LA NUOVA LEGGE A CONFRONTO CON L’ESTERO
In verità la legge arriva fuori tempo a Madrid. Molti Paesi infatti stanno già facendo marcia indietro.
La Svezia ad esempio nel 2022 fa ha limitato i trattamenti ormonali per i minori se non in rarissimi casi. In Francia, l’Accademia della Medicina si è espressa in favore della più stretta cautela, per quanto riguarda il trattamento della disforia di genere nei minori. Il Regno Unito a gennaio 2023 ha bloccato una legge scozzese che avrebbe permesso agli adulti di cambiare il genere sui documenti con auto-dichiarazione: come invece ora può accadere in Spagna.
Al contempo sono tantissimi i casi di persone che si pentono della loro transizione e vorrebbero poter fare il percorso inverso.
Parallelamente la già citata Wpath di recente ha cambiato le proprie linee guida per la gestione dei casi di disforia di genere, anticipando l’età per iniziare il trattamento ormonale e accedere a mastectomia e castrazione chimica.
Come detto, la nuova “legge trans” in Spagna si limita a riconoscere l’autodeterminazione di genere, senza modificare i limiti d’età per le terapie ormonali o la chirurgia. Ma in quale direzione si andrà in futuro? A dicembre 2022 ad esempio il governo spagnolo ha cambiato le norme che regolano pubblicità e produzione dei giocattoli, per rendere il mondo dei bambini più inclusivo e gender neutral.
MARTINA GIUNTOLI