La tensione tra Russia e Occidente è a livelli altissimi, come non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda. Il presidente americano Joe Biden ha minacciato l'”opzione nucleare” qualora la Russia decidesse di invadere l’Ucraina. Ma non si tratta del nucleare classico anche perché, come insegnano anche i film “il dottor Stranamore” e “Wargames”, uno scontro convenzionale tra Russia e Stati Uniti non darebbe nessun vincitore. L’opzione nucleare sarebbe escludere la Russia dallo Swift ovvero dal circuito di pagamenti internazionale.

Non è una tecnica nuova. Gli Stati Uniti la usano contro i cosiddetti “Stati terroristi”. Certo, ci vorrebbe un bel coraggio nel porre un grande Paese come la Russia sullo stesso livello di Stati canaglia come l’Afghanistan dei talebani o l’Iran degli ayatollah. Ma attenzione che questa opzione fu usata contro Stati insospettabili: uno di questi fu il Vaticano.
Nel 2013 lo Ior, la Banca Vaticana, venne esclusa dallo Swift. Fu questo, secondo molti osservatori anche interni al Vaticano, che ha portato alla rinuncia al pontificato di Benedetto XVI per motivi di salute che evidentemente non erano così gravi vista la fibra robusta del “Papa emerito”. Fu una questione eminentemente ideologica essendo il pontificato di Ratzinger conservatore, cosa che non andava giù al club dei Clinton che ebbe già dei forti dissensi con Giovanni Paolo II.

In questo caso la ragione sarebbe almeno apparentemente geopolitica. Ma non si deve escludere l’ideologia dato che molti attacchi a Putin sono di natura ideologica: lo “Zar” è troppo conservatore, esattamente come il predecessore di Bergoglio.

Putin lo sa, e ha già preso le contromosse. Lo scacchista del Cremlino ha già approntato un suo circuito per i pagamenti cui hanno già aderito le banche bielorusse. Ma già da tempo Putin pensa di rendere la Russia autosufficiente nel campo tecnologico, addirittura con un circuito internet interno disconnesso dal World Wide Web.

Il mondo si riavvia a spaccarsi in due blocchi. Con la differenza che, a questo giro, i bolscevichi sono in Occidente. Perché ad oggi è l’Occidente che vede nascere, con la scusa di una pandemia e dell’ecologia, un totalitarismo che vuole controllare ogni aspetto della vita dell’individuo e addirittura sta pensando, come nella vecchia Unione Sovietica, a espropriare il cittadino della casa privata e che a Davos dichiara che il cittadino non possederà più nulla, in pieno stile collettivista.

ANDREA SARTORI

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