Nei giorni scorsi abbiamo a più riprese guardato alla situazione cinese in un misto tra curiosità e suspense, nella consapevolezza che in quella zona stesse senza dubbio accadendo qualcosa di strano.  Abbiamo formulato varie ipotesi, ognuna delle quali portava in sé un suo significato e oggettivamente proponeva scenari diversi, e ci siamo chiesti se esistesse un elemento, anche solo un elemento che potesse farci capire cosa si nascondesse dietro il presunto delirio da presunto covid.

Cominciano da lì a filtrare notizie di polli sterminati in massa, letteralmente milioni, con metodi disumani, qualcuno parla addirittura di una delle peggiori epidemie di aviaria degli ultimi sette anni. Tutto questo ovviamente principia in Cina, mentre sempre lì continua e anzi si estende il lockdown e le folli misure con esso applicate.

Poi di colpo la notizia che potrebbe rappresentare uno dei tasselli mancanti. La Cina conferma il primo caso di persona colpita dal ceppo H3N8, un bambino di 4 anni residente nella provincia di Henan e contagiatosi tramite il contatto diretto con carne avicola infetta. Quindi di nuovo la Cina, e nuovamente una malattia infettiva.

Intanto in USA sono già 5 milioni i polli bruciati vivi e smaltiti in uno stabilimento dell’IOWA, su un totale approssimativo di circa 22 milioni di animali. (Tra l’altro girano anche diversi video in rete sui metodi davvero cruenti utilizzati per sbarazzarsi degli animali infetti). Una vera e propria strage che probabilmente ricorda da vicino il 2015, anno in cui furono eliminati 50 milioni tra polli e tacchini.

Il 2015 tuttavia non fu solo l’anno del grande sterminio di carne avicola, ma anche l’anno in cui nella campagna stagionale di vaccinazione anti influenzale venne inserito anche l’antigene per il ceppo aviario. Non solo. Fu anche l’anno in cui venne pubblicato l’ormai storico video Ted Talk di Bill Gates in cui il filantropo profetizzava le successive pandemie. Probabilmente, memori del flop del 2010 relativo all’influenza suina, nel 2015 si preferì produrre un unico vaccino quadrivalente, meno spese e più certezza di inoculazione. Rischio reale per il patogeno e reale protezione anticorpale contro il patogeno: entrambi ignoti.

Già, chi non ricorda “la truffa dell’H1N1”, come la chiamò allora Il Fatto Quotidiano? Persino la stampa mainstream la additò (a cose fatte) come niente di più che una pandemia costruita a tavolino, a cui i cittadini fortunatamente non dettero seguito, ma che costò loro ben 184 milioni di euro che finirono nelle tasche di Novartis, grazie al governo Berlusconi che acquistò una quantità esorbitante di vaccini.

L’allora ministro della salute Ferruccio Fazio mise in piedi una campagna pubblicitaria martellante descrivendo uno scenario apocalittico di proporzioni inimmaginabili che avrebbe creato il panico nella popolazione (ovviamente solo se) non vaccinata. I cittadini tuttavia non aderirono in massa perché molti, recatisi nei presidi ospedalieri, scoprirono poi di dover firmare un consenso informato che li metteva di fronte alla cruda realtà: il vaccino non aveva superato tutti i test obbligatori per essere immesso in commercio. E onestamente il numero dei morti (fortunatamente) non decollava.

Un primitivo tentativo di pandemia e vaccinazione globale? Molto probabilmente sì, ma qualcosa andò storto: non tutti i medici spinsero il siero, i social esistevano ma non erano così utilizzati come oggi. La propaganda non riuscì a raggiungere tutti in maniera così capillare. E quindi si chiuse la finestra di Overton, e quella possibilità meravigliosa (per loro) di fare quello che poi avrebbero fatto nel 2020 fallì miseramente.

Tuttavia adesso dopo la plandemia da Covid iniziata nel 2020, il lockdown estremo cinese attuale (che quindi acquista un senso nel puzzle), ed il primo caso di influenza aviaria confermato in Cina, quella finestra magicamente si riapre. E’ di oggi infatti la notizia che anche in Colorado, USA, il primo caso di influenza aviaria è stato confermato dal CDC.

Non sappiamo ancora valutare se questo trend visibilmente in crescita sarà utilizzato per spingere nuovi vaccini, imporre nuovi lockdown (di cui a questo punto la Cina rappresenterebbe il modello cui rifarsi), aggravare la crisi alimentare già devastante, oppure tutto quanto detto. Ma un indizio é lo stesso Gates che indirettamente potrebbe fornircelo. Da tempo ormai il fondatore di Microsoft è diventato anche il maggior proprietario terriero d’America.

Gates, che é anche parte attiva del WEF, ha dimostrato di supportare le politiche ultra globaliste di Klaus Schwab e dei suoi accoliti, tra cui anche quella secondo cui nel 2030Non possiederai nulla e sarai felice”.  Se continueremo così, c’é il rischio concreto che ci ritroveremo Gates che ci predice pandemie, ci fornisce vaccini, derrate alimentari e ci organizza lockdown.

A suo piacimento. Ovvio.

MARTINA GIUNTOLI

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