Che il Festival di Sanremo non fosse la situazione adatta per esprimere un pensiero disallineato è cosa nota da sempre. È il regno di quel “nazional-popolare” nell’accezione di Pippo Baudo, non in quella originaria, gramsciana.

Da alcuni anni però, il generico ricorso al “buonismo” e al “politicamente corretto” sembra essere mutato in una forma di propaganda sempre più aggressiva e onnipresente. Scorrendo l’elenco degli ospiti e dei cantanti della edizione 2023 ci troviamo di fronte ad un mirabolante spaccato di Pensiero Unico, incarnato in tutte le sue molteplici rappresentazioni.

LA PROPAGANDA SUL PALCO DELL’ARISTON

La mega-influencer Ferragni, da sempre megafono privilegiato della propaganda neoliberista. La pallavolista Egonu, pronta a raccontare l’Italia razzista e ottusa che tanto va di moda rappresentare. Le cavie da laboratorio Maneskin, che si esibiranno in una di quelle “trasgressioni” tanto gradite al potere dominante, magari simili a quelle che sciorinerà il debuttante Rosa Chemical che sul palco porterà, testualmente, “il poliamore ed il porno di Onlyfans”, dunque in altre parole un inno alla mercificazione e virtualizzazione dei rapporti sociali.

Il piatto sarebbe però incompleto se non ci fosse una qualche bella sparata contro i fantomatici “No vax”: ecco che la presenza di Madame, reduce da una roboante e ridicola abiura pubblica riguardante la sua iniziale miscredenza ai dogmi della scienza vaccinista, rappresenterà il perfetto appiglio per una bella tirata polemica, nello stile del Fiorello dello scorso anno.

Fin qui tutto nei canoni?

L’INTERVENTO DI ZELENSKY AL FESTIVAL

Se così fosse Mamma Rai questo anno ha escogitato qualcosa di davvero clamoroso, ovverosia offrire la ribalta della serata conclusiva del festival al presidente ucraino Zelensky, per consentirgli di svolgere la sua tirata per l’invio di nuove e sempre più distruttive armi. Insomma, per proiettarci nella Terza guerra mondiale, facendo entrare la propaganda bellica nelle case di milioni di italiani perlopiù inconsapevoli.

Un fatto di gravità inaudita, per giunta perpetrato coi soldi dei contribuenti. Un salto di qualità inimmaginabile anche per gli alti standard di propaganda raggiunti sinora in questi contesti pur dichiarati “neutri”.

IN PIAZZA CONTRO IL FESTIVAL DELLA PROPAGANDA

Ebbene, è davvero il caso di dire basta, di spegnere la tv e di far riaccendere piazze, troppo silenti in queste ultime settimane.

Democrazia Sovrana Popolare ha indetto una protesta sotto le sedi Rai di tutte le regioni italiane sabato 11 febbraio 2023. I presidi si svolgeranno con orari e modalità differenti da luogo a luogo, anche se ovviamente massima rilevanza simbolica sarà data alla manifestazione nella città di Sanremo, dove dalle ore 14 saranno presenti Francesco Toscano e Marco Rizzo.

Facciamo uscire il nostro sdegno dai social e facciamo vedere che ci siamo e non intendiamo assistere inermi alla rovina del nostro Paese.

ANTONELLO CRESTI

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