Qualcuno dovrà pur rispondere. Per quale motivo stanno morendo così tanti bambini, ragazzi, giovani adulti? I giornaloni non si pongono la domanda; men che meno se la pongono politici e ministri. Però lasciano allibiti i dati di Euromomo, il sistema di monitoraggio della mortalità in Europa, che comprendono anche quelli italiani.
In sintesi, ultimamente più si è giovani, più si muore. Dalla mezza età in poi invece nel 2022 la mortalità è inferiore rispetto al 2020 e-o al 2021, pur rimanendo superiore a quella statisticamente attesa.
Generalmente si spiega la mortalità in eccesso con il deterioramento dei servizi sanitari legato all’epidemia di Covid. Come se fosse normalissimo permettere che i servizi sanitari peggiorino proprio quando servono di più, e come se fosse normalissimo non pensare invece a migliorarli e rinforzarli per metterli in grado di sostenere uno sforzo maggiore del solito.
Tuttavia il deterioramento dei servizi sanitari non può facilmente essere invocato come causa del vistosissimo eccesso di mortalità che ora sta verificandosi fra le persone che sono nel fiore degli anni.
Il grafico qui sotto riguarda l’eccesso di mortalità fra i bambini fino ai 14 anni. La linea orizzontale tratteggiata rappresenta il dato statisticamente atteso. In grigio il 2020, l’anno in cui esordì il Covid: fin verso luglio gli under 14 morirono un pochino più del solito, ma molto meno del solito nella seconda parte dell’anno. Il blu è il 2021, con andamento opposto: un netto eccesso di mortalità in questa classe di età si è verificato nella seconda parte dell’anno. E la linea azzurra è l’eccesso di mortalità verificatosi in questi primi sette mesi del 2022. Pauroso e tragico, come si impenna.
C’entra qualcosa il fatto che a partire dall’estate 2021 la vaccinazione Covid è stata offerta a tutte le persone con più di 12 anni? E dall’inverno scorso anche i bambini fra i 5 e gli 11 anni? La risposta non c’è, ma la domanda è legittima. La causa, o le cause, potrebbero essere di ogni genere. Tuttavia non risulta che siano in corso ricerche per individuarle.
La situazione è meno grave – ma pur sempre molto seria – nella classe di età compresa fra i 15 ed i 44 anni. Anche in questo caso, a partire dall’estate 2021 l’eccesso di mortalità è stato superiore a quello del 2020 e in questo scorcio del 2022 l’eccesso di mortalità ha ulteriormente superato quello dello scorso anno.
Il grafico 15-44 anni è qui sotto. Valgono le medesime indicazioni: la linea orizzontale tratteggiata è la mortalità statisticamente attesa; in grigio il 2020; in blu il 2021 e in azzurro il 2022.
Su Euromomo sono disponibili solo grafici nazionali riassuntivi: non è possibile vedere la suddivisione degli eccessi di mortalità per classi di età nei singoli Paesi. Vale per l’Italia, che nelle ultime settimane è fra i pochi Paesi a mostrare un eccesso di mortalità complessiva “più che sostanziale”, e vale anche per la Spagna, che è nella situazione peggiore. Come nota il quotidiano El País, in luglio l’eccesso di mortalità ha superato di cinque volte quello medio del mese: in luglio si muore più che nel resto dell’anno a causa del caldo, ma né il caldo né il Covid, combinati insieme, possono spiegare il fenomeno.
I dati Euromomo comprendono, oltre ad Italia e Spagna, anche Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Slovenia, Svizzera, Gran Bretagna.
GIULIA BURGAZZI
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