Le regole del Circo Covid, ennesima variante della “Società dello Spettacolo”, sono oramai dichiarate. Tra queste, certamente, l’idea di avvalersi di presunti “ribelli” per avvalorare la narrazione pandemicamente corretta.

Musicisti, uomini e donne del mondo dello spettacolo, svolgono oramai da tempo questo ruolo di marketing delle idee egemoniche con grande passione.

Tra costoro però vi sono coloro evidentemente investiti dal Sistema per la loro effettiva capacità di “influenzare” il prossimo: Fedez, Achille Lauro e l’ultima “big thing” della industria discografica, i Måneskin adempiono a questo ruolo.

Vi sono poi i personaggi di seconda fila, quelli che sgomitano in maniera anche sguaiata e patetica per conquistarsi un posto al sole.

Tra questi  merita certamente una menzione il rocker piratesco Piero Pelù, un passato di culto per gli amanti di certe sonorità New Wave coi Litfiba, e da tempo una delle più sgangherate parodie del ribellismo rock comunemente inteso.

Questo buffo personaggio che sino a pochi anni fa sfoggiava una maglietta che recava la scritta “Regole Zero”, da circa un anno ha inscenato una delle spettacolarizzazioni più volgari dell’intero sistema di persuasione messo in atto dal sistema mediatico.

Certamente, uno che si faceva fotografare con un carta igienica recante l’effige di Matteo Renzi già era avvezzo a certe forzature, ma le continue foto che lo ritraggono in mascherina nelle situazioni più assurde, durante l’atto di vaccinarsi, persino durante un tampone di controllo, trascendono la dimensione della propaganda per assurgere alla pura pornografia.

Tali immagini di obbedienza sono corredate da messaggi ridicolmente giovanilistici pieni di gergo sgrammaticato e soprattutto di hashtag che rimandano evidentemente alle parole d’ordine del pandemicamente corretto. Un collage vagamente grottesco e schizofrenico che non può che essere iniziativa del personaggio in questione, che da questo punto di vista non appare neanche eterodiretto.

Se vogliamo sapere quale direzione stia prendendo via via il conformismo conviene osservare le pagine social del Pelù, unico ad esempio in Italia ad aver dedicato un brano a Greta Thunberg, cantando frasi di questo tenore:

Piccola guerriera
Scesa dalla luna
Come una nave di vichinghi nella notte scura
Alla casa bianca
Forte come un manga
.

Se gli Achille Lauro e i Maneskin rappresentano la falsificazione del modello ribellistico incarnato dal rock, Vasco Rossi ne rappresenta la parodia e Piero Pelù la satira grottesca, alla Monty Python.

Signore e Signori, il conformismo è servito!

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