Non poteva mancare nel quinto volume del nostro mensile “Visione. Un altro sguardo sul mondo”, un approfondimento storico da parte di Antonello Cresti che narra di un clamoroso caso di censura ai danni di una rivista inglese negli anni Settanta. Allora i censori ne uscirono malconci… Un auspicio anche per la nostra avventura?
Lo scontro tra mainstream e controinformazione in atto nell’epoca presente e che coinvolge a vario titolo tutti noi impegnati nella creazione e diffusione di questa rivista, in realtà rappresenta una dialettica già così descritta nel 1971 da un titolo del quotidiano britannico Daily Telegraph: “Scontro tra Underground e Sistema”.
Con queste parole, si voleva descrivere un paradossale processo intentato contro una rivista anti-sistema della controcultura inglese dell’epoca: la testata in questione si chiamava OZ ed era nata nel 1963 in Australia grazie allo scrittore Richard Neville e altri suoi collaboratori. Si trattava di una rivista alternativa/underground indipendente associata alla controcultura degli anni Sessanta che venne pubblicata a cadenza mensile in Australia dal 1963 al 1969 e nel Regno Unito dal 1967 al 1973.
Lo sbarco in Europa della avventura editoriale avvenne all’inizio del 1966 quando Neville e l’illustratore Martin Sharp si recarono in Gran Bretagna e nei primi mesi del 1967, insieme a Jim Anderson, fondarono la versione britannica di OZ con sede a Londra. I collaboratori della testata includevano la giornalista Germaine Greer, l’artista e regista Philippe Mora, l’illustratore Stewart Mackinnon, il fotografo Robert Whitaker, il giornalista Lillian Roxon, i fumettisti Michael Leunig, Angelo Quattrocchi, Barney Bubbles e David Widgery.
OZ non era la classica rivistina ciclostilata, ma un giornale in carta patinata, pieno di illustrazioni a colori e per questo molto amato da fumettisti, grafici e giovani artisti.
Per leggere la restante parte dell’articolo e il quinto volume della rivista, effettua il tuo ordine al link: https://visionetv.it/prodotto/il-ritorno-dellinquisizione-visione-05-2023/