Perseverare è diabolico, e a Barletta il Jova Beach Party persevera. Sembra la signora Longari del Rischiatutto: come nel 2019 e per la seconda volta cade su un uccello, il fratino, che riesce a vivere solo su spiagge “naturali” e che per questo è importante e ormai molto raro.
Il Jova Beach Party meriterebbe per questo il Premio Attila: e invece si pregia di essere organizzato all’insegna della sostenibilità ambientale. Inoltre fra gli sponsor dell’evento figura, ebbene sì, il WWF, che con il Ri-Party-Amo collegato ai concerti raccoglie fondi per la tutela dell’ambiente.
Dopo essersi lasciato dietro una scia di alberi tagliati a Ravenna, il concertone itinerante di Jovanotti è atteso sulla spiaggia di Barletta sabato 30 e domenica 31. Nell’edizione 2019, l’ultima prima della pausa Covid, dopo il trattamento Jova dalla spiaggia di Barletta sparì il fratino, un uccello di cui rimangono poche coppie in Italia e che nidifica fra le dune e la vegetazione dei litorali.
Ovviamente, dune, vegetazione e animali sono incompatibili con palco, decibel, luci e con decine di migliaia di spettatori. Per queste cose serve una spiaggia liscia come un biliardo. Un deserto di sabbia adatto allo svago umano ma incompatibile con ogni altra forma di vita.
Ma basta poco perché la natura provi a rialzare la testa. Il fratino questa primavera è tornato sulla spiaggia di Barletta. Indovinato? Sì, proprio nella zona in cui si tiene il Jova Beach Party. Ora stanno lavorando per l’allestimento del palco e di tutto l’ambaradan concertuale. Sui social gira la foto (è qui sotto) dei pulcini di fratino non ancora capaci di volare che assistono ai preparativi. Sono in basso in primo piano: hanno lo stesso colore della sabbia.
Non è che a Barletta finora hanno evitato di andare al mare per lasciare in pace il fratino e i suoi piccoli. Sono invece riusciti a farlo, evidentemente, rispettando la natura, gli habitat, la vegetazione e gli animali. Ora la musica cambia.
E’ veramente ipocrita che la musica in questione si ammanti di sostenibilità ambientale. O anzi, è più probabilmente rivelatore del fatto che l’unico ambiente che vale è quello grazie al quale si riesce ad estrarre denaro dalla natura. Il verde, nel caso del Jova Beach Party e non solo, è il colore dei soldi. E’ cioè un artifizio retorico grazie al quale è possibile coltivare nicchie di business, oppure aprirne di nuove.
Casomai volesse meditare su questi concetti, il WWF può sempre chiedere consiglio alla rete fratino che esso stesso ha istituito e ai volontari che sudano sotto il sole estivo per salvare le spiagge. Le spiagge vere, le spiagge naturali dove ancora resistono piante, dune ed animali.
GIULIA BURGAZZI
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