Un gigantesco allevamento di galline è andato a fuoco negli Stati Uniti, dove nel frattempo i prezzi delle uova sono da mesi alle stelle e Bill Gates sta investendo in cibo artificiale.
L’INCENDIO ALLA HILLANDALLE
Uno dei maggiori stabilimenti americani per la produzione di uova è stato consumato dalle fiamme sabato 28 gennaio 2023. Circa 100 mila galline sono morte nell’incendio, confermano fonti governative. Non è la prima volta che accade una cosa simile.
Stavolta l’azienda in questione è la Hillandalle Farms. Parliamo della sua sede di Bozrah, in Connecticut. Le cause dell’incendio sono ancora oggetto di investigazione. Ma il fumo e le fiamme che hanno avvolto l’edificio sono stati visti da molti, anzi, moltissimi.
Interrogati dalla polizia locale, i proprietari dell’azienda hanno commentato così: “La nostra squadra continua a lavorare in stretta collaborazione con le altre autorità per capire come l’incidente sia potuto accadere. Per il momento l’unica certezza è che un’intera area è andata distrutta ed è già abbastanza se non abbiamo perso impiegati nell’incendio”.
PREZZI DELLE UOVA ALLE STELLE
Bisogna prendere in considerazione anche il lato economico della questione, dato che la “faccenda uova” è ormai al centro del dibattito statunitense da mesi. E adesso molti si sono affrettati a sentenziare che l’incidente alla Hillandale finirà per produrre l’ennesimo aumento.
Benché non si possa affermare con certezza, pare non si preveda alcun rincaro a seguito dell’incidente, ha detto il Dipartimento dell’Agricoltura. Sarà vero?
Il prezzo delle uova ultimamente è un argomento bollente negli Stati Uniti. Era infatti aumentato del 64% in ben tre Stati già a dicembre 2022. Comprensibilissimo pertanto il timore dell’acquirente medio, che si reca ogni giorno al negozio di generi alimentari, con sempre più limitata capacità di spesa. I consumatori di Nevada, New Mexico e Arizona si trovano a dover sborsare cifre record, anche nei supermercati con le offerte migliori. I consumatori di Oregon, California e Washington invece sono in proporzione fortunati: per loro, solo un incremento del 18%.
COLPITA L’INTERA FILIERA DEL CIBO
Inflazione, aviaria, problemi nei trasporti: cosa può aver creato questa situazione? Difficile rispondere: fare ipotesi e collegare gli eventi è l’unica cosa possibile.
Così facendo, si potrebbe azzardare una spiegazione. Già lo scorso anno, sono stati numerosissimi gli incidenti che hanno provocato seri rallentamenti alla produzione di generi alimentari. O l’hanno addirittura bloccata completamente. Fattorie, allevamenti, aziende agricole: non c’era settimana che in Usa non bruciasse qualcosa. In meno di un anno, una settantina di aziende travolte dalle fiamme. A dire il vero, non solo le aziende: anche gli alberi, come gli ettari di bosco andati in fumo in California (la deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene allora parlò di incendi dolosi).
Ad ogni modo, tutta la catena alimentare è stata capillarmente colpita, dai fertilizzanti, alla carne, ai cereali. Colpita come un obiettivo militare? Quest’ultima la parola chiave.
IL CIBO: NUOVO FRONTE DI GUERRA?
Se in questo quadro vogliamo cercare un filo conduttore, sembra che il cibo sia l’ossessione di chi governa il mondo, ovvero dei poteri forti sovranazionali. Dare da mangiare alle masse, poi affamarle, e infine cambiarne la dieta: ecco la loro sconclusionata ricetta per controllare i consumatori?
Il taglio delle vettovaglie, se si prende per buona l’idea che se non tutti almeno gran parte di questi incidenti non siano casuali, è un’arma. E non è forse vero che Davos & Co. sono in aperta guerra contro l’umanità? Così pare, almeno.
Sarà un caso, ma Bill Gates è divenuto il più grande proprietario terriero d’America, mentre studia a tavolino come ricreare uova artificiali e carne sintetica.
Nel frattempo le élite tentano il tutto per tutto con grilli e agnello di laboratorio.
MARTINA GIUNTOLI