Il premier italiano, Mario Draghi, é fuori. Ha rassegnato le dimissioni al presidente Sergio Mattarella e lo stesso per ora rifiuta le dimissioni. Ci sarà quindi un altra verifica della fiducia, ma questa cosa non dovrebbe fare la differenza.
Come sempre accade nella politica italia, la storia é molto più complicata di qualsiasi titolo si possa dare. Il titolo che renderebbe giustizia sarebbe che il leader del Movimento Cinque Stelle (M5S) Giuseppe Conte non può più sostenere il governo Draghi perché non sta facendo nulla per affrontare la spirale dei costi alimentari ed energetici in Italia. Senza il supporto del M5S sarà difficile, nella migliore delle ipotesi, che Draghi mantenga la posizione di potere.
I partiti che hanno vinto le elezioni sono ora al terzo e quarto posto nei sondaggi. Il M5S naviga attorno al 12% e la Lega appena al 15%.
A guidare le urne oggi sono Fratelli D’Italia di Giorgia Meloni, e circa 9 mesi al massimo dividono gli italiani dalle elezioni. A dire il vero 9 settimane sono più realistiche come tempistiche.
Quindi M5S e Conte fanno questa mossa in questo momento e non si dimostrano certo a loro favore. Ma questo implica qualcosa di molto più profondo di come appare ad un primo sguardo. Quindi perché la fanno?
Questa mossa probabilmente ci vuol comunicare che c’é un’urgenza nella rimozione di Mario Draghi, e che il futuro dell’Italia stessa potrebbe essere in gioco.
E penso anche di potervi dire il perché.
L’Italia non é affatto preparata per ciò che sarà il prossimo inverno perché lo stoccaggio del gas é ben al di sotto dei minimi necessari per superare l’inverno. Il problema é che l’Italia e l’Unione Europea hanno mentito pubblicamente a riguardo. Secondo i dati dell’UE il sistema del gas italiano é pieno per oltre il 65% con oltre 126 TWh disponibili, in linea con altre grandi nazioni, tipo ad esempio la Germania.
Tuttavia se si guardano i numeri effettivi, per quest’anno, dato parecchio difficile da reperire nelle ultime settimane (chissà perché), l’italiana Stogit, la principale società di stoccaggio del gas in Italia, é piena solo per il 53% e questo dato é balzato in modo significativo nei giorni scorsi. (ecco il link per i dati di oggi 14/07/2022).
Se si confronta la velocità del riempimento dello stoccaggio di gas in base ai dati odierni con quella del 17 giugno 2022 in cui lo stoccaggio si attestava attorno al 37% della capacità si capirà dove voglio arrivare.
Quindi cosa é successo in quel momento che all’improvviso ha causato uno spostamento del tasso di stoccaggio del gas per l’Italia? Il M5S ha iniziato la sua campagna contro la gestione della questione ucraina da parte di Draghi e per il 17 giugno é stato indetto uno sciopero generale tra i lavoratori del comparto trasporti.
Dopo che Draghi ha parlato pubblicamente della risoluzione del conflitto tra Ucraina e Russia, il ministro del esteri italiano Luigi di Maio (ex primo ministro e leader del M5S) ha apertamente criticato l’immaturità di Draghi nei confronti della Russia.
Ora, é qui che le cose si fanno più complesse. Ricordiamo tutti che Conte ha fatto da porta borse ad Angela Merkel quando era presidente del consiglio in maniera tale da far deragliare qualsiasi potenziale uscita dell’Italia dall’Unione Europea, o, almeno dalla moneta comune, l’Euro. Ricordiamo però anche che é stato Matteo Salvini della Lega a chiedere apertamente all’Italia di abbandonare l’Euro.
Poi ad un certo punto Salvini é stato messo sotto pressione a causa della gestione di una barca carica di rifugiati, un’accusa mossa per mano di Soros quando Salvini era ancora ministro degli interni.
Conte ha poi inscenato un colpo di stato contro Di Maio mentre entrambi hanno tradito Salvini e lo hanno sacrificato, dopo che Salvini fece la sua mossa nell’agosto del 2019 per far cadere il governo e andare a elezioni anticipate , elezioni che all’epoca la Lega avrebbe vinto a mani basse, avendo più del 35% del sostegno nazionale.
Da allora Salvini ha dato il peggio di sé dato che non importava cosa facesse o meno. Davvero non importava.
Alla fine queste manovre delle élite politiche italiane hanno neutralizzato i nuovi arrivati M5S e Lega e hanno portato Draghi ad essere una sorta di Primo Ministro ad interim politicamente neutrale per traghettare il Paese alle elezioni seguenti previste ad inizio 2023.
Davos aveva bisogno di Draghi al potere in Italia per guidare la liquidazione di ciò che resta del Paese, ed é proprio a questo punto che si inserisce la crisi dello stoccaggio del gas. Davos si é mossa con grande rapidità per posizionare i suoi uomini e le sue donne a capo dei governi europei, subito dopo aver piazzato quel parassita di Joe Biden negli Stati Uniti. Il governo di Draghi in Italia significava che Davos era responsabile di entrambe le parti del rapporto tra Stati Uniti e Italia.
Sono altresì sicuro che tutti pensavano di aver ciò di cui avevano bisogno per gestire lo scacchiere geopolitico. Draghi avrebbe implementato gli obblighi vaccinali, l’utilizzo del green pass e avrebbe anche degradato ulteriormente la competitività dell’Italia ad ogni sua mossa.
L’euro sarebbe rimasto forte, i rendimenti degli Eurobond bassi, la reputazione della BCE intatta e la FED sarebbe rimasta prigioniera dei piani economici folli dei Democratici. Questa era la situazione e la prospettiva quando Draghi é stato messo al posto di potere nel marzo del 2021.
Tutto ciò che serviva era che gli Stati Uniti si fossero spostati nell’oblio grazie ai Democratici al massimo del potere in America. La FED sarebbe stata costretta a monetizzare altri 6 e più trilioni di Dollari di debiti che il mondo non voleva consentendo così ai capitali di fluire naturalmente verso l’Europa invece di rifuggirla.
Invece, sappiamo tutti come é andata a finire.
Come invece ho martellato per un annetto buono, la FED, guidata da Jerome Powell, ha costantemente minato l’agenda degli eurocrati con una rigida politica del dollaro che ha consentito a questo di rialzarsi, fino all’ultima corsa nello scorso giugno quando ha aumentato il tasso di pagamento dui Reverse Repos allo 0,05% al di sopra del Fed Funds Rate.
Allo stesso tempo, Krysten Sinema, (Democatici, Arizona) e Joe Manchin (Democratici West Virginia), hanno bloccato l’agenda interna rifiutando sia il progetto di legge sulle infrastrutture, sia il Build Back Better al senato. Pelosi e Schumer sono stati ogni volta ostacolati nel loro intento e non sono riusciti ad evitare quei due che si sono letteralmente messi di traverso.
Come ho detto quei due stavano dove stavano solo perché avevano gente potente dietro, ma gente talmente potente che nemmeno Davos avrebbe potuto ricattare.
Questa é una breve lista giusto per vostra informazione. Si può cominciare con la FED e si finisce con il capitale internazionale non sotto il Comintern. Invece per un elenco completo, basta guardare a coloro che non sono disposti a sanzionare la Russia per invaso l’Ucraina.
Una volta che quell’agenda é crollata ed il secondo mandato di Powell come presidente del FOMC é stato assicurato, questo é il quadro che ha posto le basi per ciò che sta accadendo ora.
Ecco perché le dimissioni di Draghi sollevano molte domande.Perché Conte, ex lecchino della Merkel dovrebbe tirarsi fuori dalla coalizione se Davos avesse ancora il controllo della situazione in Italia? Cosa é dunque cambiato e lo ha costretto a comportarsi così?
Ho già raccontato la menzogna riguardante lo stoccaggio del gas e l’indecisione di Draghi sull’Ucraina qualche riga più su, ma é abbastanza? La scorsa settimana Davos ha ottenuto un paio di scalpi: Boris Johnson e Shinzo Abe. Entrambi erano allineati con gli Stati Uniti, non con l’Europa.
L’Europa vuole sostenere la guerra contro la Russia al contempo senza sembrare che appoggi la guerra contro la Russia. In maniera tipicamente europea, vogliono che la torta della politica estera sia fornita dagli Stati Uniti per poi spartirsela anche loro..
Stanno adesso inseguendo Olaf Scholz per mettere formalmente i Verdi al comando in Germania e tradire il poco che resta della classe media tedesca. Inoltre, credo che la FED stia lavorando per ristabilire il primato degli Stati Uniti sulla propria politica monetaria e fiscale, che é solo una conseguenza al modo secondo cui Powell ha alzato i tassi e causato problemi notevoli nel sistema euro-dollaro.
Poi, quando si guarda ai fallimenti dell’amministrazione Biden, quella che avrebbe dovuto fungere da trazione a livello globale per isolare la Russia, si vede un’agenda di Davos che sta cadendo a pezzi.
Quindi i nuovi deboli arrivati nella palude italiana, come ad esempio i M5S, potrebbero aver avuto finalmente abbastanza garanzie che la situazione é cambiata. La stampa del CPI del 9,1% di ieri é stata davvero sufficiente per iniziare a rompere le cose.
Le fazioni anti-Davos all’interno degli Stati Uniti sono ora abbastanza forti da potersi liberare dal giogo di Davos, rappresentato da Draghi, Mattarella, e dall’ex Primo Ministro Matteo Renzi, e da poter iniziare la corsa all’indipendenza della stessa Italia.
La FED così risponde a Davos che elimina Johnson: elimina Draghi a sua volta e mette la UE sulla strada della disintegrazione. L’Euro oggi ha subito il sorpasso da parte del Dollaro USA in conseguenza a questa notizia. Ora la BCE sta fisando tassi più alti poiché la FED é chiaro che vuole alzare altri 75-100 punti base in due settimane.
Cosa farà la LaGarde? Aumenterà i tassi? Se così fosse arrivederci Italia e benvenuta crisi bancaria dell’Eurozona.
Visto quanto Draghi é odiato in Italia, non c’é modo per lui di continuare, specialmente dopo quello che sappiamo ora di lui. Ogni ulteriore resistenza di Mattarella farà sì che tutti vengano linciati pubblicamente.
L’umore in Italia é a quei livelli. Pessimo.
Quel che probabilmente é accaduto é che Draghi fosse girato con il volto altrove quando la Germania si accaparrava apertamente il gas destinato all’Italia, per esser sicuro che il suo Paese morisse di fame e si congelasse il prossimo inverno.
E quindi, in breve, come stanno le cose?
Con la caduta di Draghi l’UE é in guai seri. Non c’é modo di fermare un crollo dei prezzi del debito italiano, poiché o Davos fa tutto per tutto e nazionalizza le riserve auree dell’Italia o la Meloni sale al potere con l’appoggio delle banche statunitensi e del Dipartimento della Difesa e porta il paese fuori dall’Euro, se non addirittura fuori dall’Unione Europea.
Il tradimento é stato totale. L’Italia non tornerà a garantire la sua lealtà alla UE dopo quello che si é rivelato essere l’ennesimo tiro mancino giocato dalla Germania ai danni dell’Europa.
Come ho descritto in articoli precedenti, con la Russia da una parte e la FED/ interessi bancari statunitensi dall’altra, lo stress sull’Eurozona e sulla BCE non é mai stato così forte.
La BCE non ha risposte da dare e ha anche ammesso di non averne. Tutto quello che possono fare é finanziare l’Italia fino alle elezioni di MidTerm negli Stati Uniti, momento in cui Davos spera di poter salvare i Democratici da una disfatta totale. E questo faceva anche parte del piano.
Ora Conte e M5S hanno fatto saltare anche quei piani.
E’ in corso una vera e propria lotta per l’egemonia sull’Occidente in questo momento. Sarà guidato da comunisti eurocrati o da fascisti corporativi anglofoni? Qui non c’é chi é meglio degli altri, sono tutti personaggi allucinanti.
Questa defenestrazione di Draghi, l’ultimo insider di Davos, é uno dei punti di svolta più importanti del 2022. Ci dice che hanno perso il controllo sul singolo paese, l’Italia, più importante d’Europa. Ed é il fulcro su cui alla fine potrà poggiare il futuro dell’umanità.
Dato quanto sentiamo vicino Davos che manipola gli Stati Uniti e il mondo in una guerra santa globale per l’energia, come sottolineato di recente dal discorso dei Tre Fari dell’ex Segretario di Stato Mike Pompeo, direi che sono dalla parte di chiunque stia lavorando per evitare che quello accada.
Una lozione solare da 20 milioni ancora non é stata inventata, ma sono sicuro che l’avrei visto in Wired. Già solo per quel motivo dovreste tifare per la vergognosa fine della vita pubblica di Mario Draghi.
di Tyler Durden, traduzione di MARTINA GIUNTOLI