I titoloni si sprecano. Tutta l’Europa sta richiudendo, applicando coprifuochi, limitando le libertà dei cittadini: è tornato il Covid. Malgrado le vaccinazioni a tappeto, quelle che avrebbero “restituito la libertà”, si torna in prigione.

Lo fa Gibilterra, il Paese più immunizzato –si fa per dire– d’Europa, lo fa la vaccinatissima Irlanda, che col suo 90% di punturati impone il coprifuoco a mezzanotte; in Germania la Merkel (ma comanda ancora lei?) annuncia “numeri spaventosi” con 264 morti e 53mila contagiati, e ipotizza soluzioni drastiche che prontamente accoglieranno i media italiani: intervento dell’esercito, obbligo vaccinale esteso, nuovi lockdown per vaccinati e non. In Repubblica Ceca si proibisce ai non vaccinati l’accesso ad eventi e locali pubblici, in Belgio si chiudono palestre e discoteche e si torna allo smart working obbligato per 4 giorni a settimana.

I media italiani ci sguazzano. In tv, 24 ore al giorno si sviscerano e si discutono con entusiasmo i vari provvedimenti esteri, con l’idea di applicarli… tutti. Anche se nessun altro Paese pare averci imitato col green pass obbligatorio per lavorare, secondo il mainstream dovremmo adottare acriticamente ogni provvedimento estero, così, per spirito di emulazione. O per un semplice gusto sadico, che a questo punto è lecito sospettare alligni in tutta la stampa italiana che pare non vedere l’ora che gli italiani soffrano sempre di più.

Intanto, e non per la prima volta, il governo è continuamente costretto a smentire le ipotesi che i media anelanti le torture caldeggiano. Dopo Speranza che ha dovuto richiamare all’ordine gli esaltati che volevano lasciare i no vax a morire per strade, è la volta di Sileri che al TG2 esclude ogni ipotesi di lockdown per i non vaccinati. Grande delusione tra i kapò, che forse non hanno riflettuto sul fatto che i non vaccinati, in Italia, non possono neanche lavorare (a differenza di altri Paesi che vanterebbero tali “lockdown”). Voci di corridoio poi confermano come il governo non abbia alcuna intenzione di togliere il tampone dal green pass, come sempre i media vorrebbero per imitare la formula 2G in uso in Germania e godersi così lo spettacolo dei non vaccinati che soffrono le pene dell’inferno ancora più di quanto già non facciano.

Come mai tanta resistenza alle pressioni mediatiche da parte del governo? Ha pietà di noi? Pare che non sia questo il punto. Sempre le solite voci di corridoio sussurrano che qualcuno si sia pesantemente messo di traverso, qualcuno a cui non si può dire di no: ovvero le Forze dell’Ordine. Come sappiamo, le nostre FFOO contano decine di migliaia di non vaccinati che al momento lavorano e vivono grazie al tampone, e che non hanno nessuna intenzione di cedere a Pfizer neanche sotto ricatto. Provvedimenti drastici contro i no vax significherebbero vedere svuotarsi caserme e questure, e in un momento delicato come questo il governo ha assoluto bisogno della fedeltà dei suoi uomini. O forse qualcuno nelle alte sfere ha visto ciò che sta succedendo in Austria, dove il sindacato di Polizia ha annunciato che si unirà alle proteste anziché reprimerle.

“Fate come l’Austria”, insomma, deve essere suonato più come un incubo che come un invito.

DEBORA BILLI

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