Papa Francesco, pessimo in era Covid, si sta mostrando invece ottimo nel contesto della crisi russo-ucraina. Quella del Romano Pontefice è, al momento, l’unica voce realmente impegnata per la pace, non risparmiando feroci critiche alla NATO fedele a quella politica vaticana che, almeno da Pio XII, ha sempre rifiutato di fare del Papa un “cappellano dell’Occidente” condannando la guerra in quanto tale senza schierarsi con uno dei belligeranti.

Ora Bergoglio ha ricordato il barbaro attentato a Dary Dugina. Ecco le parole del Santo Padre: “Penso alla povera ragazza volata in aria per una bomba sotto il sedile della macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra, gli innocenti! Pensiamo a questa realtà e diciamoci l’un l’altro la guerra è una pazzia. E coloro che guadagnano con la guerra, con il commercio delle armi, sono dei delinquenti che ammazzano l’umanità”. Parole chiare e forti, che vanno a colpire non solo chi ha colpito Darya Dugina, ma anche chi fa lucrosi affari vendendo armi agli ucraini e portando al prolungarsi di questo macello sulla pelle anche dei civili ucraini.

Ma sono le parole su Darya Dugina. E come già accadde per la Via Crucis Kiev convoca il nunzio apostolico per rampognare il Papa (come se un governo rappresentato da un ex comico possa avere la stessa dignità del Vicario di Cristo).

Il problema è che questa mossa di Kiev fa capire cos’é il governo ucraino perché Darya Dugina era innocente. Non ci vogliamo lanciare in improvvise santificazioni della figlia di Aleksandr Dugin, mettiamo anche il caso che il suo pensiero fosse molto forte. Mettiamo pure inaccettabile, orribile. Ma resta un pensiero: Darya Dugina non ha ucciso nessuno. Qualora si arrivi a giustificare l’uccisione di una persona per via di quello che pensa si giustifica il fascismo più orrendo. IN realtà non dovremmo stupirci di questo vista l’emarginazione di chi non condivideva le tesi governative su Covid e vaccini. Ma non si era mai giunto all’assassinio, perlomeno non scopertamente. Darya Dugina era innocente: non stava combattendo se non a livello intellettuale e non ha ucciso nessuno. Scriveremmo la stessa identica cosa se un domani venisse assassinato un fautore della causa ucraina, anche uno che magari giustifica il banderismo. Non si uccide chi si limita a esporre una propria opinione, anche se forte.

Giustificare l’assassinio di Darya Dugina inoltre significa approvare un atto di terrorismo. Perché di terrorismo si tratta. Mettere una bomba su un’automobile è un metodo tipicamente mafioso, particolarmente orrendo. Il Papa ha ricordato una vittima. E’ il suo ufficio di Sommo Pontefice. Che in realtà deve pregare anche per i peggiori assassini della terra, affinché si convertano, e non può e non deve avere parole di odio per nessuno. Ma in questo caso la vittima è realmente innocente.

Il Papa ha smascherato una grossa ipocrisia, e la reazione alle sue parole fa capire che Kiev approva metodi terroristici contro chi la pensa in maniera differente.. Che differenza c’é tra un simile governo e al Qaeda o le BR? Attenzione a chi sta sponsorizzando l’Occidente. Non sono i buoni, sono esattamente come al Qaeda quando venne foraggiata in funzione anti-sovietica. E la reazione alle parole del Papa lo dimostra

ANDREA SARTORI

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