
Canada degli orrori: morte assistita per i poveri, e addirittura in chiesa
Il Canada di Trudeau, spesso indicato come una delle nazioni più civili del mondo dal mainstream, sta sempre più diventando il regno dell’orrore e della distopia. Dopo la grande rivolta contro il regime sanitario di Trudeau e i roghi dei libri ecco che il regime distopico della colonia britannica ne inventa un’altra: la “dolce morte” per i poveri.
E’ la storia di “Denise” (nome di fantasia), una trentunenne di Toronto costretta da una disabilità alla sedia a rotelle che non riusciva a trovare un appartamento adatto alla sua disabilità che fosse abbordabile come prezzi. Cosa fa lo Stato, la aiuta? Ma nemmeno per sogno: la suicida.
Il racconto è agghiacciante: Denise si è rivolta a dieci differenti agenzie a Toronto, ma tutte non hanno trovato un appartamento che fosse accessibili per la sua sedia a rotelle e ad un prezzo abbordabile per lei. Disperata, Denise, richiede il suicidio assistito.
“Richiedere il suicidio assistito è stato sorprendentemente facile” dice Denise. La cosa agghiacciante: più facile che trovare una soluzione per una donna povera e malata. D’altronde per lo Stato (ovvero per una pletora di inutili burocrati e politicanti che succhiano tasse alle persone) lei è un peso. A loro non porta soldi. Meglio eliminarla.
Cristo si è fermato a Toronto, verrebbe da scrivere parafrasando Carlo Levi. Ma se si è fermato a Toronto, Manitoba manco l’ha voluta vedere. Perché a Manitoba si celebra la morte in chiesa.
La signora Betty Sanguin, affetta da sclerosi, ha deciso lo scorso 9 marzo di ricevere l’eutanasia in chiesa. E i ministri protestanti della Churchill Park United non hanno avuto nulla da ridire. Invece di assisterla ed aiutarla spiritualmente a cambiare idea hanno accettato la sua proposta. Tecnicamente il suicidio è un peccato mortale e se tu, prete, dà il tuo beneplacito ad una cosa simile secondo la tua Fede stai condannando un’anima all’inferno. Ma anche senza prendere in considerazioni ipotesi ultraterrene, è tuo dovere salvare la vita a quella persona, aiutandola spirtualmente e materialmente.
E invece no, il suicidio in chiesa di una donna disperata è narrato quasi fosse il resoconto di un matrimonio o di un battesimo. Raggelante capovolgimento della Fede cristiana, che è Fede nella Vita e nella Resurrezione, non una celebrazione della morte. Questo ricorda il profetico romanzo distopico del prete cattolico inglese Robert Hugh Benson “Lord of the World” dove cose come queste sono descritte come normali. E se si pensa che il romanzo è del 1907 si capisce quanto sia stato preveggente il sacerdote-scrittore britannico. Ma Benson presenta questo come anticristico, ora lo si celebra in chiesa.
Tempo fa ci si scandalizzò perché Elon Musk paragonò Trudeau a Hitler ma il Canada del progressista Trudeau assomiglia davvero in maniera inquietante alla Germania nazista. I roghi dei libri non politicamente corretti ricordano le hitleriane “Bücherverbrennungen” e anche l’Aktion T4, il programma di eliminazione dei disabili, venne presentata da Hitler come misura “pietosa”.
ANDREA SARTORI
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